Regionali 24. Prosegue a Baradili e Boroneddu la campagna del sindaco di Cagliari.

Dalla città alle aree rurali. Questa la migliore descrizione del moto centrifugo di Paolo Truzzu, candidato “sempre più ufficiale) del centrodestra, in visita a Mamoiada e Oliena per il giro elettorale in vista dell’appuntamento del prossimo 25 febbraio.

A Mamoiada, Truzzu ha assistito anche alla vestizione dei mamuthones, in occasione dei fuochi di Sant’Antonio, ricordando “l’importanza delle tradizioni e il valore dell’identità”.

Nell’incontro con Luciano Barone, sindaco di Mamoiada, il candidato alla presidenza si è espresso a sostegno di una migliore dialettica tra “Regione ed enti locali”, a partire dai “progetti di sviluppo del territorio”. “La mia esperienza come sindaco, con tutte le difficoltà che quel ruolo comporta, sarà fondamentale per capire le esigenze degli amministratori sardi. La capacità di ascolto è fondamentale e i miei colleghi sindaci ne sono consapevoli”.

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Tour proseguito tra alcuni imprenditori del settore vitivinicolo di Mamoiada: “Quando si ha una visione lungimirante del proprio territorio – prosegue Truzzu – si può sviluppare un sogno che si trasforma in attività economica e opportunità di vita. Nel caso mamoiadino con la creazione di un circuito di cantine, che diventa un’attività che si tramanda di padre in figlio, si dimostra amore per la propria terra, voglia di faticare e coraggio di rischiare, una sintesi eccellente dell’etica del lavoro che va trasmessa alle giovani generazioni”.

Giovani, ricordiamolo, perennemente trascurati anche dal primo cittadino di Cagliari negli ultimi 5 anni, che nel lontano 2019 promise nuove iniziative per il settore delle politiche giovanili nel comune.

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Andando oltre le promesse mancate, Truzzu ha poi incontrato il sindaco di Oliena, Sebastiano Antioco Congiu: “Non mi iscrivo al partito della bacchetta magica con ricette miracolistiche per problemi che arrivano da molto lontano, e riguardano complessi scenari nazionali ed europei, ma soprattutto sul primo tema, che riguarda la vita quotidiana dei più deboli, dobbiamo certamente migliorare e sviluppare la medicina del territorio e la programmazione sanitaria. Quando parliamo di trasporti non dobbiamo solamente sancire il diritto alla mobilità da e per la Sardegna, ma impegnarci affinché lo sviluppo della nostra Isola passi anche attraverso un deciso miglioramento dei collegamenti interni. Un ritardo che si riflette negativamente su tutti i settori produttivi, per esempio anche sul turismo”.

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