Regimi totalitari. La Commissione Ue celebra la Giornata in memoria delle vittime.

Per commemorare la Giornata europea della memoria per le vittime di tutti i regimi totalitari e autoritari, in programma domani, la Vicepresidente per i Valori e la Trasparenza, Věra Jourová, e il Commissario per la Giustizia, Didier Reynders, hanno ricordato nel loro speech l’accordo tra comunisti e nazisti firmato nel lontano agosto del 1939.

“84 anni fa, la firma del patto Molotov-Ribbentrop, seguita dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, aprì uno dei capitoli più oscuri della storia europea. In questa data importante per la storia del nostro continente, rendiamo omaggio alle innumerevoli vittime dei regimi totalitari e autoritari. Riaffermiamo che la loro memoria non è dimenticata e rinnoviamo il nostro impegno a fare tutto ciò che è in nostro potere affinché tali tragedie non si ripetano”.

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Una dichiarazione che sembra omettere le tante tragedie (meno conosciute e più scomode) avvenute nel corso della storia contemporanea, a partire, giusto per citare una delle tragedie più taciute nella storia italiana, l’esodo giuliano-dalmata e le stragi delle foibe. Fenomeni storici sui quali si è messa una pietra tombale a sostegno della cinica “Ragion di Stato”.

Facile, quindi, il collegamento forzato dei due esponenti della Commissione Ue all’attuale crisi in Ucraina. Frattura geopolitica, ricordiamolo, probabilmente sostenuta dalle stesse forze occidentali come ricordato dai diversi miliardi di euro in rifornimenti militari al Governo di Kiev, a scapito dello sforzo diplomatico, garantiti da USA e Ue, firmataria, recentemente, anche del provvedimento Asap mirato a produrre “più munizioni e missili”.

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“Nel febbraio dello scorso anno – proseguono i due membri dell’Esecutivo von der Leyene – l’Europa e il mondo intero hanno assistito con orrore e incredulità al ritorno della guerra, della persecuzione e dell’occupazione illegale nel nostro continente da parte di Vladimir Putin. L’apparato statale russo distorce la storia e diffonde cospirazioni per avvelenare le nostre democrazie con una disinformazione dannosa. Continueremo il nostro lavoro per promuovere la memoria e fornire fatti per smantellare tali distorsioni, ovunque le troviamo”.

Narrazioni equamente garantite per ampi versi anche dalla democratica Commissione Ue che, in diverse occasioni negli ultimi 18 mesi, ha agito non coerentemente alla missione di “dignità e imparzialità” alla base della Giornata europea della memoria per le vittime di tutti i regimi totalitari e autoritari. Manifestazione, ricordiamolo, celebrata dal 2009 grazie alla risoluzione che chiedeva la “proclamazione del 23 agosto come Giornata europea della memoria per le vittime di tutti i regimi totalitari”.

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