Recovery Fund, UE, Dario Franceschini: “Europa si doti di una piattaforma digitale per promuovere contenuti culturali”.

“L’Europa intera è il più grande produttore di contenuti culturali. In un contesto sempre più digitale, accelerato dalla pandemia, è venuto il momento di costruire una piattaforma comunitaria che offra la cultura europea on line. Noi l’abbiamo fatto in Italia, finanziando con 10 milioni di euro una piattaforma pubblica che partirà nei prossimi mesi che offrirà tutta la cultura italiana on line: prosa, teatro, danza, musica, concerti. Ma è evidente che tutt’altra forza deriverebbe dalla scelta dell’Unione europea di costruire una piattaforma che offra la cultura europea, capace di farci confrontare con i giganti della rete”.

Così il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, è intervenuto oggi al consiglio informale dei Ministri della cultura europei, svoltosi in videoconferenza sotto la presidenza del Ministro federale della cultura della Repubblica Federale Tedesca, Monika Grütters.

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“L’epidemia – ha proseguito il ministro – ha fatto capire ai decisori politici quello che noi ministri della cultura sapevamo già molto bene: la centralità delle politiche culturali nel processo di integrazione europea e le opportunità incredibili che porta con sé l’investimento in cultura. Adesso è il momento di far diventare la cultura centrale nelle scelte politiche dell’Unione Europea. In questi mesi abbiamo aiutato i nostri artisti e le nostre istituzioni e industrie creative a superare l’emergenza. È importante in tal senso il significativo incremento delle risorse del programma Europa Creativa. Ora è importante impegnarsi sul Recovery, fare in modo che la cultura sia centrale nelle scelte nazionali sull’impiego di queste risorse”.

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Franceschini, nel corso del meeting, ha poi sottolineato la necessità di Patto Europeo per la lettura, un impegno forte dell’Unione Europea e dei Paesi membri per la promozione della lettura, adottando strumenti di sostegno e tutela del settore delle librerie indipendenti attraverso misure economiche, di agevolazione fiscale, di sostegno e formazione alla professione dell’editoria. La proposta ha trovato il sostegno della Commissaria alla Cultura, Marija Gabriel, e di alcuni Paesi fra cui Francia, Spagna, Germania, Lituania, Slovenia, Grecia, Cipro e Romania.