Rapporto dell’OMS: “Vino dannoso per la salute come le sigarette”.
L’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS), la scorsa estate, adottava a Tel Aviv il documento “European framework for action on alcohol 2022-2025“, bollando come cancerogeno il consumo di alcolici, senza però distinguere tra le diverse tipologie di prodotto (dai superalcolici, alla birra e vino) e le modalità di consumo (moderato, quotidiano, ecc.).
Valutazioni decisamente stigmatizzanti per il settore vitivinicolo italiano per l’eurodeputata Silvia Sardone: “Le linee guida prevedono un contrasto al consumo dell’alcol come priorità d’azione, con l’obiettivo di riduzione del 10 % del consumo pro capite entro il 2025. Una decisione che rappresenterebbe un grosso danno per il settore del vino Made in Italy che vanta un export di oltre 7 miliardi di euro e occupa 1,2 milioni di persone in Italia”.
Sull’attendibilità del rapporto dell’OMS e, quindi, l’equiparazione degli effetti del consumo del vino alle sigarette, la Commissaria Stella Kyriakides ha risposto ricordando che “l”Europa è al primo posto al mondo per consumo di alcolici e i tumori riconducibili all’alcol costituiscono un serio problema di salute pubblica nell’UE. L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’OMS ha classificato l’etanolo e l’acetaldeide contenuti nelle bevande alcoliche come cancerogeni per l’essere umano”.
Tema, il contrasto all’abuso di alcolici, di competenza degli Stati membri: “La problematica dell’alcol – ha aggiunto l’esponente della Commissione von der Leyen – riguarda essenzialmente le politiche nazionali e la sfera di competenza dei Paesi UE. La Commissione sostiene gli Stati membri tramite azioni volte a contrastare il consumo di alcol, come illustrato nella sezione sulla prevenzione nel piano di lotta contro il cancro per l’Europa“.