Rapporto “cervelli in fuga”. Un giovane su 3 si vede all’estero.

Circa il 20,2% dei giovani italiani immagina un futuro fuori dall’Italia e un ulteriore 15,3% in un Paese al di fuori dell’Europa. La maggioranza relativa della “migliore gioventù” italiana esprime quindi l’intenzione di lasciare il Belpaese.

A dirlo è l’ultimo rapporto elaborato da Laboratorio Adolescenza e Istituto di ricerca Iard, su un campione nazionale rappresentativo di 5.670 studenti 13-19enni.

Solo un terzo degli adolescenti (34,1%) pensa che continuerà a vivere nella stessa città o regione in cui vive. Circa il 30% (29,6%) pensa di spostarsi dall’attuale residenza, in un’altra città o regione d’Italia, mentre un 35% vede il suo futuro all’estero.

L’80,7% ritiene che la scuola dovrebbe sempre essere in presenza, ma adottando metodi e strumenti innovativi.

Tra le ‘materie’ che gli studenti vorrebbero inserire in modo sistematico nel piano di studi ai primi posti, quasi a pari merito, compaiono “educazione sessuale” (80,2%) e “sostenibilità e protezione dell’ambiente” (79%). Al terzo posto, indicata dal 75,3% – ma al primo posto secondo le ragazze (84,4%) – figura “l’educazione al rispetto delle diversità (genere, etnia, religione)”. Seguono altre materie come la “prevenzione dei comportamenti a rischio (uso di alcol, droghe, fumo)”, “come orientarsi in Internet per trovare informazioni affidabili”, la “prevenzione del bullismo e del cyberbullismo”, “utilizzo corretto dei social network”.

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