Quanto generano in fatturato netto le affiliate estere dell’UE?
Nel 2022, le imprese produttrici di beni commerciabili dell’UE controllate da Paesi extra-UE hanno generato un fatturato netto di 5657 miliardi di euro, pari al 14,7% dell’intero fatturato netto generato dalle imprese dell’UE (38 494 miliardi di euro). Nello stesso periodo, le imprese extra UE, controllate da unità istituzionali residenti nell’UE, hanno generato, secondo l’Eurostat, un fatturato netto di 6.526 miliardi di euro.
Le imprese degli Stati Uniti hanno contribuito con la quota più elevata (2.030 miliardi di euro, 31,1%), seguite dal Regno Unito (770 miliardi di euro, 11,8%), dalla Cina (570 miliardi di euro, 8,7%), dal Messico (190 miliardi di euro, 2,9%), dal Canada (181 miliardi di euro, 2,8%) e dall’Australia (132 miliardi di euro, 2,0%).
Per quanto riguarda il fatturato netto generato dalle imprese nell’UE controllate da Paesi al di fuori dell’UE, anche gli Stati Uniti hanno rappresentato la maggior parte della quota (2.474 miliardi di euro, 43,7%). Il Regno Unito è arrivato secondo (900 miliardi di euro, 15,9%), davanti a Svizzera (580 miliardi di euro, 10,3%), Giappone (429 miliardi di euro, 7,6%), Corea del Sud (156 miliardi di euro, 2,8%), Cina (150 miliardi di euro, 2,7%) e Norvegia (140 miliardi di euro, 2,5%).
Nel 2022 si è registrato un calo del fatturato netto delle imprese russe controllate dai Paesi dell’UE, corrispondente a una diminuzione del 20% rispetto al 2021. Le imprese controllate dall’UE in Ucraina hanno generato il 34% in meno di fatturato netto nel 2022 rispetto al 2021.
Il numero di imprese nell’UE controllate da unità istituzionali residenti in Russia è diminuito dell’11% nel 2022 rispetto al 2021. Ciò ha portato a una diminuzione del fatturato netto del 6%. D’altro canto, si è registrato un aumento del numero di imprese nell’UE (+8%) controllate da unità istituzionali residenti in Ucraina, con conseguente crescita del fatturato netto del 12%.