QFP: La posizione del Parlamento europeo. Più investimenti per la gioventù
Il Parlamento è pronto a negoziare il QFP dal novembre 2018. Sulla base di una valutazione dal basso verso l’alto delle risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi in ogni settore d’intervento dell’UE, il Parlamento stima che il nuovo QFP dovrebbe essere fissato all’1,3 % dell’RNL (Reddito Nazionale Lordo) dell’UE-27 (la Commissione propone l’1,11 %, il Consiglio non ha ancora preso posizione).
Il Parlamento chiede ulteriori investimenti in settori quali la gioventù, la ricerca e l’innovazione, l’ambiente e il clima, le infrastrutture, le PMI, la digitalizzazione e i diritti sociali, mantenendo il livello di finanziamento delle politiche europee esistenti, come l’agricoltura, la coesione e la pesca.
Dopo le elezioni europee del maggio 2019, il Parlamento ha confermato la sua posizione del 2018 sulla riforma del QFP e delle risorse proprie in una risoluzione adottata nell’ottobre 2019.
Questa risoluzione ribadisce la necessità di mettere in atto un nuovo meccanismo per proteggere il bilancio dell’UE laddove lo Stato di diritto non sia rispettato e accoglie con favore gli impegni per nuove iniziative politiche assunti dalla Presidente della Commissione Ursula von der Leyen nel luglio 2019, sottolineando che queste iniziative dovrebbero ricevere nuovi stanziamenti in aggiunta alla proposta di bilancio iniziale della Commissione.
Per quanto riguarda il Green Deal europeo (o Patto verde per l’Europa) l’integrazione delle questioni climatiche nel bilancio dell’UE dovrebbe essere intensificata e adeguatamente finanziata per facilitare una giusta transizione verso un’economia neutrale dal punto di vista delle emissioni di carbonio, per garantire che nessuno venga lasciato indietro.
Inoltre, il Parlamento chiede l’avvio immediato di negoziati interistituzionali, sottolineando che le prerogative legislative del Parlamento non possono essere vanificate da una decisione politica del Consiglio europeo.
Il Parlamento chiede inoltre alla Commissione di preparare un piano di emergenza per prorogare l’attuale QFP (2014-2020) in modo da tutelare i beneficiari dei finanziamenti UE, qualora non fosse possibile concludere i negoziati con il Consiglio in tempo utile.
foto europarl.europa.eu