Pubblico nelle manifestazioni sportive, CTS: “Non esistono le condizioni per ulteriori aperture”.
Per il Comitato Tecnico Scientifico, riunitosi in data odierna per analizzare il documento ricevuto dal Ministro della Salute relativo alla partecipazione del pubblico alle manifestazioni sportive, predisposto dalla Conferenza delle Regioni e Province Autonome, non esistono le condizioni per un ritorno alla normale riapertura degli eventi sportivi al pubblico, confermando che essi rappresentano la massima espressione di criticità per la trasmissione del virus.
Una decisione motivata anche in considerazione del recente avvio dell’anno scolastico, il cui impatto sulla curva epidemica potrebbe essere notevole per il CTS.
Pertanto, in questa fase, sarà permesso a un numero limitato di spettatori l’accesso agli eventi sportivi all’aperto e al chiuso, assicurando la prenotazione e la preassegnazione del posto a sedere con seduta fissa, il rigoroso rispetto delle misure di distanziamento fisico di almeno 1 metro, l’igienizzazione delle mani e l’uso delle mascherine.
Qualora l’evento non possa garantire le citate misure di prevenzione, i numeri indicati nel DPCM (1000 all’aperto, 700 al chiuso) dovranno necessariamente essere ridotti dagli enti organizzatori e posti sotto la valutazione e la responsabilità delle autorità sanitarie competenti.
Il CTS, pur comprendendo le aspettative di un ritorno graduale degli spettatori alla fruizione in presenza degli eventi sportivi, ritiene che la proposta operata dalla Conferenza delle Regioni e Province Autonome potrà essere riconsiderata sulla base dei risultati del monitoraggio di impatto delle riaperture della scuola e della pubblica amministrazione.