Prove di pace in Ucraina ma manca il “negoziatore chiave” e la legittimità dell’Esecutivo Zelenskyy.

Forte dell’appoggio dell’armaiolo statunitense ed europeo in Ucraina continua a mancare la volontà del Governo di Kiev di sedersi al tavolo delle trattative con la Federazione Russa. Lo ha ricordato oggi Sergey Shoigu del Consiglio di sicurezza russo, secondo il quale, come riportato dall’Agenzia Tass, è difficile “condurre trattative senza un negoziatore chiave” dall’altra parte del banco. Un chiaro riferimento alla mancanza di legittimità del presidente Volodymir Zelenskyy, dal 20 maggio 2024 al comando della Nazione in assenza di alcun mandato popolare.

Insomma, l’Ucraina, differentemente da quanto riprodotto da una certa narrazione mediatica copiosamente sostenuta anche in Europa, non ha ancora risposto alle proposte di pace avanzate, quasi due mesi fa, dal presidente russo Vladimir Putin, ma, nonostante l’evidente assenza di organi esecutivi legittimi, non sono certo mancate negli ultimi tempi le ‘note del caminetto’ dell’attuale vertice del Governo di Kiev che ha addirittura chiesto più caccia da combattimento.

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“Dopo quasi due mesi, non c’è ancora risposta”, ha confermato Shoigu. “Discutere della cosiddetta formula Zelensky o di altre soluzioni non ha quindi senso”.

Sul tavolo al momento resta solo una proposta, quindi: quella della Federazione Russa che, per chiudere il conflitto, prevede il riconoscimento della Crimea e delle quattro nuove regioni russe, la conferma dell’Ucraina dello status di Paese non allineato alla NATO, la sua smilitarizzazione e denazificazione, nonché la revoca di tutte le sanzioni alla Russia.

Sullo sfondo, va rimarcato, il processo di pace, mentre continuano a morire migliaia di persone al giorno (62mila i soli soldati ucraini morti nel mese di luglio 2024) continua a restare fermo.

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Una situazione resa più paradossale, per usare un eufemismo, dalla mancanza di legittimità del mandato del presidente Volodymir Zelenskyy, il cui incarico presidenziale, scaduto lo scorso 20 maggio 2024, continua a tenere solo per un cavillo della Costituzione ucraina, con buona pace dello Stato di diritto, spesso preso a pretesto da UE e USA per inviare finanziamenti miliardari a Kiev. Paese, invece, dove i/le cittadini/e ucraini/e non hanno evidentemente alcun diritto di eleggere i propri rappresentanti per rovesciare il governo di chi ha dimostrato grande disinvoltura nel voler condurre “una guerra per interposta persona”.

foto Navy Petty Officer 1st Class Alexander C. Kubitza (DOD)