Protezione dei consumatori europei: dal Safety Gate un valido aiuto per eliminare dal mercato i prodotti pericolosi.

Oggi la Commissione europea ha pubblicato la relazione annuale sul Safety Gate, il sistema UE di allerta rapido ideato nel 2003 per eliminare dal mercato i prodotti non alimentari pericolosi.

Dalla relazione risulta che il numero di interventi delle autorità è cresciuto nell’ultimo anno, con una punta di 5377 nel 2020 rispetto ai 4477 nel 2019. Il 9 % degli allerta lanciati nel 2020 riguarda prodotti connessi al Covid-19, perlopiù mascherine di protezione non a norma. Tra gli altri prodotti segnalati sul Safety Gate i disinfettanti contenenti sostanze chimiche tossiche, come il metanolo che può causare cecità o persino la morte in caso di ingestione, o sanitizzanti UV che hanno esposto gli utilizzatori a forti radiazioni causando irritazioni cutanee. 

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Per Didier Reynders, Commissario per la Giustizia: “Il Safety Gate ha dimostrato di essere a prova di crisi: durante la pandemia di Covid-19 ha contribuito alla protezione dei consumatori affermandosi come strumento fondamentale per diffondere in modo efficiente e rapido le informazioni sui prodotti pericolosi (mascherine pericolose, disinfettanti tossici) e farli ritirare dal mercato”.

Tra i principali risultati della relazione la vigilanza si è concentrata sui prodotti connessi al Covid-19 diventati, nel corso della pandemia, indispensabili per tutti i consumatori: nel 2020 vi sono stati infatti 161 allerta su mascherine, 3 su tute di protezione specifiche, 13 su disinfettanti per le mani e 18 su lampade UV spacciate per sterilizzatrici.

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Nel 2020 le autorità dei 31 paesi partecipanti alla rete Safety Gate (Stati membri dell’UE più Norvegia, Islanda, Liechtenstein e Regno Unito), hanno scambiato grazie al sistema, in totale, 2253 allerta su misure adottate contro prodotti pericolosi, dando seguito alle segnalazioni con 5377 interventi: un aumento di oltre il 20 % rispetto al 2019.

Secondo la relazione odierna, tra le categorie di prodotti più segnalate emergono anche i giocattoli (27 % delle segnalazioni totali), seguita dai veicoli a motore (21 %) e dagli apparecchi e dispositivi elettrici (10 %). Ciò dimostra che nell’UE la vigilanza del mercato si concentra in particolare sui bambini, uno dei gruppi di consumatori più vulnerabili. In genere le segnalazioni più frequenti riguardano i prodotti che causano lesioni (fratture o traumi, 25 %), seguiti dai componenti chimici nei prodotti (18 %) e dai rischi di soffocamento per i bambini (12 %).

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Ieri due nuovi firmatari hanno aderito all’iniziativa Impegno per la sicurezza dei prodotti (Product Safety Pledge): Joom e Etsy, impegnandosi a verificare che i prodotti figuranti sul Safety Gate non siano in vendita sui rispettivi siti web.

In futuro la Commissione europea prevede di introdurre una ricompensa per le imprese che si distingueranno per lo sforzo verso la protezione dei consumatori con il premio UE per la sicurezza dei prodotti.

foto Parlamento europeo europarl.europa.eu