Protezione civile: campi per giovani e giovanissimi, Riccardi: “Esperienza straordinaria”.
“I campi scuola per i ragazzi e i giovanissimi si confermano un’occasione e un’esperienza straordinariamente importanti per queste fasce della popolazione e anche per i volontari di Pc sulle 24 ore. Un percorso virtuoso, costruttivo, formativo e anche divertente, che ha riscontrato particolare entusiasmo sia da parte dei ragazzi che dei membri dei gruppi di Pc. Un momento di confronto e comunicazione che favorisce la diffusione della cultura della protezione civile”.
Lo ha sottolineato l’assessore regionale con delega alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, intervenuto a Pasiano di Pordenone, dove da giovedì è in corso il primo campo scuola estivo promosso dalla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, dedicato a ragazzi e ragazze di età compresa tra i 16 e i 18 anni, provenienti dal territorio del Distretto del Sil e non solo (Sacile, Sesto al Reghena, Roveredo in Piano, San Vito al Tagliamento, Azzano Decimo, Fiume Veneto, Chions, Pravisdomini e naturalmente Pasiano di Pordenone).
“Gli studenti hanno manifestato notevole interesse e notevoli capacità di apprendimento – ha osservato Riccardi, che ha
assistito a un’esercitazione finalizzata alla protezione di un argine con telonatura -. Il programma previsto per il campo
estivo, ha permesso ai giovani di vivere un’esperienza formativa non solo dal punto di vista tecnico, di avvicinamento alla
Protezione civile, ma anche dal punto di vista umano, educativo e dei valori della vita”.
“I giovani si dimostrano ancora una volta una ricchezza per le nostre comunità. Con questo campo hanno potuto conoscere e condividere le esperienza e la scelta di servizio dei volontari di protezione civile del Friuli Venezia Giulia” ha osservato Riccardi, ringraziando tutti i giovani per il loro impegno.
Per i campi scuola “diffusi” sul territorio del Friuli Venezia Giulia per l’estate 2023 sono stati stanziati 75.000 euro da parte della Regione.
La scelta di quest’anno è stata quella di far avvicinare i giovani al loro territorio, vivendolo, così da conoscerlo nelle sue fragilità e nelle sue potenzialità, attraverso l’esperienza dei volontari dei gruppi comunali di protezione civile.