Programma ‘Ue per la salute’, Commissione: “9,4 miliardi di euro nel prossimo bilancio”

La pandemia di COVID-19 ha dimostrato che cooperazione e coordinamento tra i paesi dell’UE sono indispensabili per affrontare le crisi. Per contrastare efficacemente eventuali nuove minacce sanitarie transfrontaliere, le istituzioni europee hanno comunicato l’introduzione del nuovo programma ‘UE per la salute’, per rafforzare i sistemi sanitari europei e rafforzare la capacità di risposta dell’UE nelle situazioni d’emergenza.

‘UE per la salute’ fa parte del piano per la ripresa “Next Generation EU” presentato durante la plenaria del 27 maggio dalla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. La Commissione europea ha proposto di investire 9,4 miliardi di euro del prossimo bilancio a lungo termine nel programma ‘UE per la salute’. Si tratta di un finanziamento 23 volte superiore rispetto ai fondi destinati alla sanità nel periodo 2014-2020. Un piano di investimenti che dimostra la volontà dell’UE di integrare e sostenere le misure nazionali, sebbene le politiche sanitarie restino principalmente competenza degli stati membri. 

Ulteriori investimenti per la sanità saranno forniti tramite altri programmi dell’UE. Tra questi, il Fondo europeo di sviluppo regionale sosterrà l’infrastruttura sanitaria, mentre Orizzonte Europa finanzierà ricerca e innovazione. Inoltre il Fondo sociale europeo Plus (FSE+) sosterrà la formazione del personale sanitario e un miglior accesso alla sanità per le persone più vulnerabili.

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Tre le principali priorità del programma ‘UE per la salute’: la Tutela delle persone da gravi minacce sanitarie di carattere transfrontaliero, l’aumento della disponibilità di farmaci e dispositivi medici e il rafforzamento dei sistemi sanitari nei paesi dell’Unione europea.

Il programma ‘UE per la salute’ punta a rafforzare la prevenzione, preparazione e sorveglianza in tempo di crisi e a migliorare il coordinamento della risposta in situazioni d’emergenza. Il programma intende fornire assistenza tecnica e istituire riserve di farmaci, attrezzature mediche e personale sanitario.

La riserva ‘RescEU’, che fa parte del Meccanismo di protezione civile dell’UE, si focalizzerà sulle risposte rapide e dirette alla crisi, mentre il programma ‘UE per la salute’ includerà riserve sanitarie strategiche da usare nel lungo termine e una riserva di personale medico da mobilitare in caso di crisi.

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L’UE vuole sostenere gli sforzi per monitorare la carenza di farmaci, dispositivi medici e altri prodotti essenziali per la gestione della crisi e limitare la dipendenza da paesi terzi per le importazioni di medicinali e sostanze farmaceutiche attive. Vuole anche promuovere l’innovazione e ridurre l’impatto ambientale aumentando la sostenibilità della produzione.

Parlamento europeo, foto europarl.europa.euPer rendere i sistemi sanitari nazionali più efficienti e resilienti, l’UE intende favorire gli investimenti nei programmi di prevenzione delle malattie e sostenere lo scambio delle migliori pratiche. Il programma ‘UE per la salute’ servirà anche a rafforzare la cooperazione globale e garantire un miglior accesso alla sanità.

Con questo programma l’UE si pone anche obiettivi da raggiungere nel lungo termine, tra cui garantire l’accesso a un’assistenza sanitaria di qualità, rimuovendo le disuguaglianze a livello demografico o geografico. ‘UE per la salute’ punta anche ad aumentare l’uso di innovazioni digitali ed espandere le iniziative di successo, come le reti di riferimento europee (ERN) che mettono in contatto specialisti sanitari e pazienti colpiti da malattie rare.

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Altri obiettivi nel lungo termine sono il miglioramento del tasso di vaccinazione nei paesi membri, un uso prudente di antibiotici e la lotta alla resistenza antimicrobica. Il programma intende migliorare diagnosi, prevenzione e assistenza per le malattie non trasmissibili, in particolare tumori, malattie cardiovascolari, diabete, salute mentale (l’obiettivo è ridurre di un terzo la mortalità prematura entro il 2030). Infine ‘UE per la salute’ mira a ridurre l’impatto dell’inquinamento ambientale e dei cambiamenti demografici, come l’invecchiamento della popolazione, sulla salute pubblica.

Ora il Parlamento europeo e i governi nazionali dovranno negoziare la proposta della Commissione sul programma ‘UE per la salute’ come parte dell’accordo sul prossimo bilancio a lungo termine. Il programma dovrebbe essere avviato a partire dal 1° gennaio 2021.

Foto europarl.europa.eu

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