Primo maggio, la nota del “caminetto” dell’assessora Lai.

Diversamente dai discorsi del “caminetto” inaugurati dal presidente americano Franklin Delano Roosevelt, tenuti nel corso della Grande Depressione e che furono un mezzo per comunicare col popolo americano ed infondere fiducia a una nazione provata dalla crisi, l’odierna nota stampa dell’assessora regionale al Lavoro, Ada Lai, non aggiunge nulla di nuovo al tenore di autoreferenzialità e mancanza di senso critico della Giunta Solinas circa la totale mancanza di risultati ottenuti nel corso dell’attuale Legislatura.

“Gli indicatori economici – sottolinea l’assessore – ci dicono che l’economia è in ripresa, le opportunità di lavoro ci sono anche nell’isola… la Regione c’è, ed è impegnata a promuovere nuove opportunità anche per i giovani, le donne e i disoccupati”.

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Già, come non ricordare le “grandi iniziative per il lavoro” di matrice regionale, a partire dal Job Day Sardegna, ovvero l’iniziativa (senza arte ne parte) tanto pompata negli anni dall’Assessorato ma che nel contempo, nonostante la narrazione degli organizzatori, risulta ad oggi essere priva dei dati sui posti di lavoro prodotti e, in generale, sull’impatto locale. O, ancora, il programma “altamente sfidante” Talent Up, voluto dalla precedente Giunta Pigliaru e che rappresenta una vera e propria buffonata (visti i risultati “non garantiti” dal Centro Regionale di Programmazione per la fase Back).

Fortunatamente, va rimarcato, “la rete” non è così acritica e i/le giovani sardi/e non sono più tanto ingenui.

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Diversamente dai famosi discorsi del “caminetto” di Roosvelt, le comunicazioni autocelebrative della Giunta Solinas, quindi, piuttosto che mantenere un canale aperto con tutti i cittadini e – soprattutto – infondere fiducia a una regione depressa e preda della disperazione, non possono che sortire l’effetto opposto. Perché perseverare allora?

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