Prestito Covid percepito illecitamente: sequestrati 90mila euro nel Medio Campidano.

Avevano incassato il prestito Covid-19 (previsto dal Decreto Liquidità del 2020) reinvestendolo in titoli. Per questo motivo il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cagliari ha segnalato all’Autorità Giudiziaria per l’ipotesi di “malversazione a danno dello Stato” due coniugi titolari di un esercizio commerciale attivo nel Medio Campidano in quanto, in concorso tra loro, avrebbero utilizzato parte del finanziamento ricevuto per finalità speculative personali, nello specifico per l’acquisto di titoli.

In base agli elementi finora emersi dalle indagini, i responsabili dell’impresa, a fronte della percezione di 98.500 euro a titolo di finanziamento garantito dallo Stato, quale misura adottata a sostegno della liquidità delle imprese per fronteggiare la crisi economica derivante dall’emergenza epidemiologica da Covid-19, ne avrebbero utilizzati € 90.000 per finalità non coerenti rispetto a quelle previste dal provvedimento governativo.

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La normativa emergenziale, ricordano le Fiamme Gialle, stabiliva infati che i finanziamenti della specie potevano essere concessi a scopo di sostegno a quelle imprese in stato di crisi a causa della congiuntura pandemica a condizione che le relative somme venissero necessariamente destinate a finalità connesse al fabbisogno aziendale. Nel caso specifico,
invece, dalle indagini svolte dalle Fiamme Gialle è emerso che una quota parte del finanziamento, attraverso
operazioni di investimento di acquisto di titoli, sarebbe stata utilizzata per finalità speculative personali e quindi
totalmente distratta dallo scopo di pubblico interesse a cui era destinata.

All’esito degli approfondimenti, svolti nell’ambito delle più ampie attività di analisi e controllo condotte dai
militari della Guardia di Finanza di Sanluri, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Cagliari, i due
coniugi sono stati deferiti, in concorso tra loro, per l’ipotesi di reato di cui all’art. 316 bis c.p.. Il Tribunale di Cagliari, condividendo le richieste avanzate dall’Autorità Giudiziaria del capoluogo sardo, ha poi disposto il sequestro delle disponibilità finanziarie intestate agli indagati per un valore equivalente all’illecito investimento, pari a 90.000 euro.

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