Presidenziali USA, Zelensky sente meno il terreno sotto i piedi: “Dobbiamo prepararci in anticipo”.
Il sostegno di Washington al Governo di Kiev potrebbe finire dall’oggi al domani con la vittoria dei repubblicani di Trump, mettendo la parola fine al cosiddetto “periodo d’oro” , politicamente parlando, dell’attuale presidente (illegittimo dal 24 maggio 2024) ucraino, Volodymyr Zelenskyy.
“Dobbiamo prepararci in anticipo”, ha detto il presidente attore in un’intervista ad ABC News, rimarcando l’importanza del (pessimo) piano della pace partorito dagli ucraini che (ma solo per Zelenskyy) dovrebbe porre fine al conflitto in tempi rapidi, anziché prolungarlo di “due-tre anni”. Uno strano piano di pace, però, che non include alcuna proposta di concessione alla Russia. Nulla di che, la guerra e la pace, per chi ha avuto il merito di portare il mondo sull’orlo della terza guerra mondiale, non si fanno in due…
Zelenskyy, con l’approssimarsi del 5 novembre, che starebbe quindi cercando di spingere il proprio piano prima dell’irreversibile “calcio in culo” che potrebbe arrivare dalla nuova Amministrazione Trump in caso di vittoria elettorale. E’ infatti in programma a Washington, il prossimo 26 settembre, l’incontro tra “l’uomo di Kiev” e il duo “democratico” Biden-Harris.
Parallelamente, per comprendere “la voglia di pace” del presidente ucraino, basta valutare le iniziative diplomatiche continuamente rifiutate da Kiev. Le autorità russe, infatti, hanno ripetutamente espresso la loro disponibilità a impegnarsi in colloqui con l’Ucraina per risolvere il conflitto. Tuttavia, la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha sottolineato che il decreto del Presidente ucraino Vladimir Zelensky che vieta i colloqui con il leader russo Vladimir Putin è stato il principale ostacolo ai negoziati, insieme alle iniziative dell’Ucraina che sta spingendo, come dimostra anche la richiesta per l’impiego di armi a lungo raggio contro la Russia, per l’escalation.
Lloyd Austin III, foto Chad J. McNeeley, DOD