Premio Dessì: si riprende con la 37a edizione.

Da domenica 18 a domenica 25 ritorna il consueto appuntamento con il Premio “Giuseppe Dessì”, giunto alla 37a edizione. Un’annata, ricordano i promotori, che “ricalca la formula rodata nelle precedenti, con presentazioni editoriali, incontri con gli autori, spettacoli, concerti e appuntamenti dedicati alle scuole”.

Sono 267 le opere pervenute al concorso letterario entro la scadenza dello scorso 15 giugno – 189 per la Narrativa e 78 per la Poesia. A contendersi il gradino più alto sul podio, i tre finalisti di ciascuna sezione selezionati dalla commissione giudicatrice, cui spetterà infine il compito di eleggere e proclamare i “supervincitori” il 24 settembre. In lizza per la Narrativa Paolo Colagrande con Salvarsi a vanvera (Einaudi), Raffaele Nigro con Il cuoco dell’imperatore (La Nave di Teseo) e Fabio Stassi con Mastro Geppetto (Sellerio); per la sezione Poesia la gara sarà invece tra Silvia Bre con Le campane (Einaudi), Valerio Magrelli con Exfanzia (Einaudi) e Mary B. Tolusso con Apolide (Mondadori).

Come sempre, ai premi per le sezioni propriamente letterarie si affiancano altri due riconoscimenti: il Premio Speciale della Giuria (sempre dell’importo di cinquemila euro) e il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna. Il primo, che “la Giuria si riserva di attribuire a un autore o a un’opera di vario genere letterario” (come recita il regolamento).

A un altro siciliano, il giornalista e scrittore Matteo Collura, e a un volto noto e caro al pubblico del cinema e della televisione, l’attore e regista Michele Placido, andrà invece il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, partner del Premio Dessì: un riconoscimento che viene assegnato “a un personaggio del panorama culturale, artistico e/o musicale quale riconoscimento per l’attività svolta nell’annualità di riferimento”, come nel caso di Vinicio Capossela, Giacomo Mameli, i Tenores di Neoneli, Carlo Ossola, Massimo Bray, Vittorino Andreoli, Ferruccio de Bortoli, Tullio Pericoli, Lina Bolzoni, Andrea Kerbaker, Renata Colorni e Nicola Piovani, premiati nelle precedenti edizioni.

Emma Dante, Michele Placido, Matteo Collura e i sei finalisti delle due sezioni del Premio Dessì – Paolo Colagrande, Raffaele Nigro e Fabio Stassi per la narrativa, Silvia Bre, Valerio Magrelli e Mary B. Tolusso per la poesia – saranno al centro della cerimonia di sabato 24 settembre, nel corso della quale verranno proclamati i “supervincitori” del concorso letterario e consegnati i vari premi. Presentata come l’anno scorso da Neri Marcorè, la serata sarà impreziosita e scandita dagli intermezzi musicali del cantautore tabarchino Matteo Leone, vincitore dello scorso Premio Parodi.

A fare da cornice al premio e prologo alla serata delle premiazioni, come sempre, è in programma a Villacidro una settimana ricca di appuntamenti culturali con presentazioni letterarie, incontri con gli autori, spettacoli, musica e momenti dedicati alle scuole. Tra gli ospiti di spicco il direttore del quotidiano Avvenire Marco Tarquinio, l’attore Paolo Calabresi, la giornalista Carola Carulli, lo storico direttore di Radio 3 Marino Sinibaldi, Ermal Meta con il suo romanzo d’esordio, gli attori Marco Paolini Debora Villa, la cantautrice Grazia Di Michele.

Premio Giuseppe Dessì, foto Mariano Casti
Premio Giuseppe Dessì, foto Mariano Casti

Tutti concentrati al Mulino Cadoni, gli incontri letterari saranno inaugurati, domenica 18 settembre, da Paolo Calabresi. L’attore romano, conduttore televisivo e radiofonico e regista (è, tra l’altro, una de Le Iene dell’omonimo programma televisivo di Italia 1) presenta alle 18, in conversazione con Manuela ArcaTutti gli uomini che non sono (Salani). Tra finzione e realtà, il romanzo racconta le portentose capacità nascoste che tutti possiamo tirar fuori quando crediamo di non aver più nulla da perdere. La serata inaugurale della otto giorni villacidrese proseguirà alle 19 con Marco Tarquinio, direttore del quotidiano Avvenire.

Sotto il vulcano. Idee/narrazioni/immaginari: così si intitola la rivista trimestrale diretta da Marino Sinibaldi e edita da Feltrinelli: lunedì 19 settembre Sinibaldi – già direttore di Radio 3 dal 2009 fino all’anno scorso – ne parlerà a Villacidro insieme alla scrittrice e traduttrice Claudia Durastanti, che ha curato il quarto numero della rivista, in un incontro alle 18 moderato da Paolo Lusci.

Martedì 20 settembre spazio alla scrittura femminile con due ospiti. Alle 18 Anna Vera Viva presenta Questioni di sangue (Garzanti), con la partecipazione di Giacomo Casti. Nel suo romanzo, la scrittrice e sceneggiatrice salentina ci guida in uno dei luoghi più affascinanti di Napoli e del nostro Paese: il Rione Sanità. E, attraverso la potenza del sangue, ci fa conoscere l’animo umano e le sue contraddizioni. A seguire, alle 19, Beatrice Masini , in conversazione con Michela Calledda, presenta invece Louisa May Alcott (Giulio Perrone editore): la storia della scrittrice statunitense dell’Ottocento, autrice di libri per ragazzi come la tetralogia Piccole Donne, assomiglia a quella di tante altre scrittrici celebri, sempre in bilico tra necessità e libertà, qualche volta intrecciandosi con la loro.

Due le ospiti degli incontri letterari di mercoledì 21 settembre: la prima, alle 18, è la giornalista del Tg2 Carola Carulli che, con la partecipazione di Lucia Cossu, presenta il suo primo romanzo, Tutto il bene, tutto il male (Salani). Con delicatezza e una scrittura ricca di sfumature, l’autrice getta uno sguardo originale sulla maternità, sull’ambivalenza dei legami di sangue e sulla straordinaria capacità delle donne di ferirsi e di curarsi l’un l’altra. 

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S’intitola Accompagnare le persone e costruire il vivere insieme: una tensione alla base della pedagogia l’incontro con uno dei più noti pedagogisti francesi, Philippe Meirieu, docente presso l’Università Lumière Lyon 2, e il pedagogo Enrico Bottero, che anima il pomeriggio di giovedì 22 settembre al Mulino Cadoni alle 17.30. Vi partecipa Enrica Ena.

L’indomani, venerdì 23 settembre, l’italianista Giuseppe Langella, componente della giuria del Premio Dessì, in conversazione con il collega Duilio Caocci presenta Pandemie e altre poesie civili, fresco di uscita per Mursia.

Sempre il 23, ma alle 21.30 al Parco Dessì, il cantautore Ermal Meta presenta il suo romanzo di esordio Domani e per sempre (La nave di Teseo): una galleria di personaggi indimenticabili, su tutti la storia straordinaria di un ragazzo, Kajan, nel cuore dei conflitti del Novecento che drammaticamente somiglia a quanto stiamo vedendo e vivendo anche oggi.

La serie di incontri della settimana villacidrese si chiude sabato mattina 24 settembre: nell’Aula magna del Liceo Piga, alle 10.30, Nicola Turi presenta Mi ha fatto ogni possibile domanda! Quarantacinque interviste a Giuseppe Dessí (più una), il volume pubblicato lo scorso dicembre dalla Fondazione Dessì, che raccoglie interviste rilasciate dallo scrittore tra il 1945 e il 1977 su testate come Paese SeraL’UnitàAvanti!DrammaLa Fiera LetterariaIl Popolo e Cinema Nuovo, tra le altre. Docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Firenze, Nicola Turi è stato allievo di Anna Dolfi, massima studiosa dell’opera di Dessì. Interviene all’incontro Giuseppe Marras.

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Nella giornata che inaugura la settimana culturale villacidrese, domenica 18 settembre, sotto i riflettori di Casa Dessì va in scena alle 21.30Paese d’ombrespettacolo con la drammaturgia e regia di Gianluca Medas liberamente tratto dall’omonimo romanzo con cui Giuseppe Dessì vinse nel 1972 il Premio Strega. Sul palcoscenico Marta Proietti Orzella, Alessio Arippa, Valentino Pili, Sofia Quagliano, Alessandro Redegoso. Le musiche sono di Nicola Agus, i disegni in movimento di Fabio Coronas e il disegno luci di Andrea Piras.

Parole e immagini di un sodalizio: Giuseppe Dessì e Maria Lai è invece il titolo dell’incontro di venerdì 23 settembre alle 17, al Mulino Cadoni. Presentano il progetto, che prenderà il via l’anno prossimo, la storica dell’arte Simona Campus, la vice presidente della Fondazione Dessì Giuditta Sireus e Maria Sofia Pisu, nipote di Maria Lai. A seguire, alle 18Paese d’ombre e i 50 anni dello Strega, una tavola rotonda con la partecipazione del presidente della Fondazione Dessì Antonello Angioni, dell’assessore alla cultura del Comune di Villacidro Christian Balloi, di Stefano Petrocchi, segretario del comitato direttivo del premio Strega, dell’italianista Nicola Turi, del figlio di Giuseppe Dessì, Francesco Dessì, della presidente della giuria del Premio Dessì Anna Dolfi e dello scrittore e saggista Giuseppe Lupo.

Grazia Di Michele

Il palcoscenico di Casa Dessì è, come da tradizione per la settimana culturale villacidrese, la cornice degli spettacoli e dei concerti serali, in programma alle 21.30. Apre la serie, lunedì 19, Marco Paolini con Antenati – The grave party, un monologo che ripercorre l’evoluzione della nostra specie attraverso l’incontro immaginato con i nonni dei nonni, con le 4.000 generazioni che ci collegano ai nostri progenitori comuni, quel piccolo nucleo africano da cui tutti gli abitanti del pianeta della nostra specie provengono. Alla parola è affidato il compito di far vedere questa stirpe di funamboli che ci ha preceduto e da cui abbiamo ereditato difetti e virtù.

Martedì 20 settembre sul palcoscenico di Casa Dessì “soffiano” Venti di risate! , come recita il titolo dello spettacolo di e con Debora Villa. L’attrice e comica milanese dà vita, a richiesta, ai monologhi che l’hanno accompagnata nei sui primi vent’anni di palco. Il pubblico è coinvolto dall’inizio in questo rutilante One woman show in cui si parlerà di tutto.

Mercoledì 21 settembre spazio alla musica con l’Italian Spirit Trio nel concerto Kind of VascoL’ensemble formato da Marco Vezzoso alla tromba e filicorno, Alessandro Collina al pianoforte Andrea Marchesini alle percussioni, propone le musiche del doppio album omonimo (Art in Live/Egea Music), uscito lo scorso marzo per omaggiare Vasco Rossi nel suo settantesimo compleanno. Il disco contiene alcuni dei brani più famosi del cantautore di Zocca rivisitati in chiave jazz.

Fondale è invece il concerto-reading di e con GianCarlo Onorato alla voce, voce narrante e chitarra, e Lory Muratti alla voce, pianoforte e chitarra elettrica, in cartellone giovedì 22 settembre: brani dal vivo dal repertorio di entrambi, inframmezzati da incursioni nel songwriting di artisti come Bowie, Tenco, Endrigo, Radiohead, si alternano a letture sonorizzate atte a disvelare territori e personaggi coraggiosi, gli stessi raccolti nella più recente pubblicazione di GianCarlo Onorato, Fondale.

Le battute finali della settimana culturale sono, domenica 25 settembre, con Grazia Di Michele, nel recital Le ragazze di Gauguin, dove ripercorre il repertorio dell’album omonimo, uscito nel 1986. Ispirata dal celebre quadro del pittore francese Le ragazze di Tahiti, la cantautrice romana propone una musica d’autore al femminile: fatto del tutto nuovo in Italia. Anche musicalmente l’album è controcorrente: tutte le canzoni sono suonate con strumenti originali e le sonorità sono molto mediterranee, mentre in quegli anni si impongono musica campionata e sonorità elettroniche.

Cinema d’animazione al Mulino Cadoni, martedì 20 settembre. Alle 10 si proietta il cortometraggio animato S’ammuttadori – We are not alone, di Francesca Floris e Fabrizio Di Palma.

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Tre le presentazioni per le scuole primarie, con inizio tutte alle 9.30: al Mulino Cadoni, mercoledì 21 settembre, Francesco Cannadoro con il libro Io e il Drago. Storia di Tommi e giovedì 22 Raffaele Capperi con il volume Brutto e cattivoall’Istituto Dessì, venerdì 23, Laura Orsolini presenta Il ladro Gourmet. I tre libri sono editi da De Agostini. La giornata di venerdì 23 prosegue alle 10 con un incontro con Andrea Iovino, presidente di Bimed – Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo, e il conferimento del Premio ScriViAmo all’Istituto Comprensivo n. 2 Giuseppe Dessì.

Teatro per i più piccoli a Casa Dessi, dove – sempre venerdì 23, alle 10 – va in scena Riccino e Riccetta. Giocando con Gramsci, uno spettacolo de Il Crogiuolo, scritto e diretto da Rita Atzeri e interpretato da Antonio Luciano e Marta Gessa.

foto Luisa Cuccu