Precariato, i dati di agosto 2021. cessazioni +4% in 12 mesi.

Le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati fino ad agosto 2021 sono state 4.535.000, con un aumento rispetto allo stesso periodo del 2020 (+19%), dovuto alla crescita progressiva iniziata a marzo 2021. L’aumento ha riguardato tutte le tipologie contrattuali, risultando però più accentuato per le assunzioni in somministrazione (+33%) e stagionali (+32%); in lieve crescita le assunzioni a tempo indeterminato (+6%).

Le trasformazioni da tempo determinato nei primi otto mesi del 2021 sono risultate 293.000, in flessione rispetto allo stesso periodo del 2020 (-14%). A partire dal secondo trimestre 2021 si sono registrate comunque variazioni positive fino a luglio pari al +16%, ad agosto si riscontra una diminuzione del -1%. Nello stesso periodo le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo sono aumentate del 21%.

Le cessazioni fino ad agosto 2021 sono state in complesso 3.534.000, inaumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+4%). Risultano in flessione le cessazioni dei contratti intermittenti (-15%), dei contratti a tempo determinato (-3%). Per i contratti stagionali si ha un aumento del 4%, per i contratti a tempo indeterminato dell’12%, per i somministrati e gli apprendisti è pari al 19%.

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Nel periodo gennaio-agosto 2021, sempre secondo le rilevazioni dell’Osservatorio sul Precariato dell’Inps, sono stati 18.828 i rapporti di lavoro (10.987 assunzioni e 7.841 trasformazioni a tempo indeterminato) che hanno usufruito dei benefici previsti dall’esonero triennale strutturale per le attivazioni di contratti a tempo indeterminato di giovani fino a 35 anni (legge n. 205/2017), valore in forte diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-64%). Tale riduzione va valutata tenendo conto dell’istituzione dell’esonero per nuove assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato di giovani (art.1 Legge n. 178/2020) reso operativo con messaggio Inps pubblicato nel corrente mese di ottobre ma al momento non ancora amministrativamente rilevabile.

Il saldo annualizzato vale a dire la differenza tra i flussi di assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi, identifica la variazione tendenziale delle posizioni di lavoro (differenza tra le posizioni di lavoro in essere alla fine del mese osservato rispetto al valore analogo alla medesima data dell’anno precedente).

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Il saldo annualizzato è stato condizionato nel 2020 dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria: ha presentato un andamento negativo fino a settembre, un lieve recupero nei mesi di ottobre e novembre, ritornando poi negativo nei mesi invernali – contestualmente alla seconda ondata della pandemia – fino a febbraio 2021; da marzo si ha il ritorno alla crescita, rafforzatasi fino a giugno 2021, quando si è registrata una crescita di 691.000 posizioni di lavoro; nei mesi successivi tale crescita si è attenuata attestandosi nel mese di agosto comunque su valori elevati (+585.000), con un saldo positivo in tutte le tipologie contrattuali. In particolare, per il tempo indeterminato la variazione positiva risulta pari a 166.000 unità mentre tutte le altre tipologie contrattuali evidenziano una variazione complessiva pari a quasi 419.000 unità.

Se confrontiamo la situazione di agosto 2021 con quella ad agosto 2019 registriamo un saldo decisamente positivo per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato (+380.000): si sommano infatti risultati positivi sia nella prima che nella seconda annualità considerata; per l’insieme degli altri contratti, solo grazie al forte recupero degli ultimi mesi si registra, rispetto ad agosto 2019, una variazione positiva (+114.000), solo per i rapporti di lavoro a tempo determinato si registra tra agosto 2021 e agosto 2019 una variazione negativa (-28.000).

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La consistenza dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO) ad agosto 2021 si attesta intorno alle 14.000 unità (in diminuzione del -10% rispetto allo stesso mese del 2020). L’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 282 euro.

Per quanto attiene ai lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF), ad agosto 2021 essi risultano circa 10.000, in flessione del 89% rispetto ad agosto 2020, mese ancora interessato all’utilizzo del Libretto Famiglia da ricondurre all’introduzione del bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting previsto dal DL n. 18/2020 (decreto “Cura Italia”). L’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 163 euro.

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