PPE: La Romania discrimina la minoranza ungherese.
Un nutrito gruppo di europarlamentari* del Partito Popolare Europeo ha chiesto alla Commissione europea di pronunciarsi in merito alle discriminazioni verso la minoranza ungherese residente in Romania.
Nel provvedimento i rappresentanti del PPE hanno ricordato le tensioni interetniche scoppiate nel mese di giugno 2019 nella Valle di Uz in Romania, regione abitata prevalentemente dalla comunità minoritaria ungherese. Nell’occasione una rappresentanza della popolazione rumena aveva ripetutamente chiesto di espellere la minoranza ungherese dal Paese. Un episodio d’intolleranza frettolosamente archiviato dal procuratore locale.
Una decisione criticata dall’ONG rumena, Active Watch, i cui membri avevano richiesto un’ispezione giudiziaria per indagare sulle eventuali responsabilità del procuratore locale, reo di non aver tutelato il diritto alla non discriminazione della minoranza ungherese, sancito dall’articolo 2 del Trattato sull’Unione europea.
Per la Commissione è intervenuta la Commissaria Dalli che ha confermato l’impegno dell’Esecutivo europeo contro il razzismo, la xenofobia e tutte le forme di intolleranza: “L’azione dell’UE in questo settore comprende una serie di misure e strumenti, compreso il continuo monitoraggio del recepimento e dell’attuazione della normativa UE”.
Sulle tensioni interetniche tra la minoranza ungherese, la comunità locale romena e la decisione della giustizia romena la Commissaria ha ricordato che “le autorità nazionali, comprese le loro autorità giudiziarie, restano responsabili per quanto attiene all’esame e alla decisione su ogni presunto caso individuale di discriminazione, incitamento all’odio razzista, ai sensi della normativa comunitaria”.
*Kinga Gál (PPE), Tamás Deutsch (PPE), József Szájer (PPE), Lívia Járóka (PPE), Andrea Bocskor (PPE), Andor Deli (PPE), Enikő Győri (PPE), András Gyürk (PPE), Balázs Hidvéghi (PPE), György Hölvényi (PPE), Ádám Kósa (PPE), Edina Tóth (PPE), László Trócsányi (PPE), Loránt Vincze (PPE) e Iuliu Winkler (PPE).
foto europarl.europa.eu