Porto Canale. La Contship dice no alla cassa integrazione per i 200 lavoratori.

Al termine dell’ultimo tavolo convocato dal Ministero dello Sviluppo Economico, i vertici della Contship hanno confermato di non voler procedere con la proroga della cassa integrazione, attivando il licenziamento dei lavoratori. Una doccia fredda per il compendio portuale e per le famiglie dei lavoratori commentata oggi dall’assessora regionale al Lavoro, Alessandra Zedda: “Apprendiamo che la Contship ha deciso di non applicare la cassa integrazione ai 200 lavoratori del Porto Canale di Cagliari, strumento che avrebbe consentito per i prossimi sei mesi un sostegno economico a tutela delle famiglie coinvolte. L’obiettivo della Regione è ora di trovare soluzioni alternative o di integrazione alla Naspi”.

“Il lavoro svolto in queste settimane con sindacati e MiSE è stato costante e costruttivo. Si era riusciti a elaborare una norma ad hoc per evitare il licenziamento. Non solo – prosegue l’assessore Zedda – l’azienda non avrebbe avuto nessun costo aggiuntivo in ottemperanza del Decreto Agosto attuato dal Governo”.

Alessandra Zedda, foto Sardegnagol riproduzione riservata
Alessandra Zedda, foto Sardegnagol riproduzione riservata

Una criticità che potrebbe essere risolta alla luce dell’esito della gara internazionale bandita dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna nel dicembre 2019, come ha rimarcato l’esponente della Giunta Solinas: “È nostro auspicio, grazie alla manifestazione d’interesse arrivata in risposta all’avviso internazionale per la gestione dell’intero compendio portuale, che vengano espletate al più presto tutte le procedure sulla valutazione dell’istanza affinché, grazie allo sblocco dei vincoli paesaggistici – siglato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri che ha di fatto rigettato l’opposizione formulata dal Mibact – si possa dare attuazione al progetto che consentirà il tanto atteso rilancio dell’intero sistema portuale cagliaritano e una nuova e più che mai necessaria stagione per l’occupazione”.

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Un progetto che consentirebbe di svincolare e investire oltre 130 i milioni di euro: 95 per il banchinamento e la realizzazione del Terminal per navi Ro-Ro (per il quale è stato aggiudicato nei giorni scorsi l’incarico per l’adeguamento della progettazione definitiva) 27,5 milioni per il secondo lotto del distretto della nautica, sul quale è in corso l’apertura delle offerte pervenute all’AdSP a seguito del bando indetto il 15 giugno scorso e, infine, circa un milione di euro per le opere di mitigazione e compensazione.