Porti sardi, oggi il primo incontro sul piano regionale.

Si è tenuto questa mattina a Cagliari il primo incontro territoriale sul Piano regionale della rete della portualità turistica. È stata quindi avviata la fase di concertazione, entrata nel vivo con il primo appuntamento sul tratto costiero del Sud Sardegna (da Santa Maria Navarrese ad Arbus), che vede interessati 22 siti portuali.

Finalizzato al completamento del circuito di navigazione diportistica intorno all’Isola, il Piano ha come obiettivo quello di costruire un’offerta di qualità che valorizzi la centralità della posizione della Sardegna nel Mediterraneo. Grazie al Piano della portualità, i posti barca saranno meglio distribuiti lungo le coste sarde – la Sardegna può contare su oltre 1800 km di costa – con evidenti riflessi su quelle infrastrutture portuali di ridotte dimensioni che normalmente risultavano tagliate fuori dal circuito della navigazione. Uno degli obiettivi prioritari è infatti quello del miglioramento della sicurezza della navigazione, con l’incremento del numero delle strutture portuali per l’offerta di porti rifugio, necessari in caso di improvvise condizioni meteomarine avverse.

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Il piano è attualmente nella fase di Vas, Valutazione ambientale strategica, necessaria per coniugare le esigenze di tutela ambientale con le politiche di sviluppo legate al Piano. Gli incontri territoriali proseguiranno e toccheranno tutta la Sardegna. Il 24 a Porto Torres si andrà a delineare lo sviluppo delle infrastrutture portuali per il tratto di costa Occidentale e Nord Occidentale (da Terralba a Porto Bello di Gallura); il 1 giugno il percorso partecipativo avviato dalla Regione toccherà Arzachena per il tratto di costa che va da Santa Teresa di Gallura a Olbia; l’8 giugno a San Teodoro per la costa che va da Golfo Aranci a Cala Gonone. Nel corso degli incontri saranno recepite le considerazioni che arriveranno dai portatori di interesse e che porteranno alla proposta del Piano che poi verrà portato all’attenzione della Giunta regionale. L’obiettivo, ha spiegato l’Assessore Salaris, è arrivare all’approvazione del Piano per marzo 2023.

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