Polonia e Stato di diritto: si all’accesso a 137 miliardi di euro di fondi UE.
Oggi la Commissione europea ha adottato due atti giuridici che apriranno la strada alla Polonia per accedere fino a 137 miliardi di euro di finanziamenti dell’UE . Questi atti riguardano le riforme dello stato di diritto che la Polonia ha adottato e i passi più recenti e immediati che ha intrapreso per affrontare le tappe fondamentali volte a rafforzare l’indipendenza della magistratura.
Nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF), la Commissione ha concluso la valutazione preliminare della prima richiesta di pagamento della Polonia. La Commissione conclude che la Polonia ha raggiunto in modo soddisfacente le due “super pietre miliari” per rafforzare aspetti importanti dell’indipendenza della magistratura polacca attraverso la riforma del regime disciplinare dei giudici. Ha inoltre raggiunto in modo soddisfacente un’altra pietra miliare, impegnando la Polonia a utilizzare Arachne, uno strumento informatico che supporta i sistemi di audit e controllo degli Stati membri e che garantisce quindi le necessarie garanzie contro le frodi. Una volta confermata dagli Stati membri, la valutazione odierna della Commissione consentirebbe l’esborso di 6,3 miliardi di euro (al netto dei prefinanziamenti) nelle prossime settimane, per un totale di 59,8 miliardi di euro di fondi RRF alla Polonia.
A seguito delle riforme sopra menzionate, la Commissione ritiene inoltre che la Polonia ora soddisfi la condizione abilitante orizzontale relativa alla Carta dei diritti fondamentali dell’UE, consentendole di accedere fino a 76,5 miliardi di euro per la politica di coesione 2021-2027, l’UE per gli affari marittimi, la pesca e la pesca. Programmi di finanziamento per l’acquacoltura e gli affari interni.
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