Politiche giovanili, Vincenzo De Luca: “No a regali che generano parassitismo”.

“Sì a borse di studio, no a regali che generano parassitismo”. Questo il pensiero del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, condiviso nel corso della presentazione del progetto Borgo 4.0: “Rifiutiamo ogni logica di parassitismo nel Mezzogiorno d’Italia, di ogni spinta alla passività”.

Un inno al pragmatismo e alla stigmatizzazione degli slogan attualmente in voga all’interno dell’Esecutivo Draghi sulla questione giovanile, che, sotto la parvente dotazione faraonica per le politiche giovanili, si appresta a schiantarsi nel medio-lungo periodo verso politiche ‘scolasticocentriche’, nonché scarsamente innovative per i giovani del nostro Paese.

Giovani
Giovani , foto Sardegnagol riproduzione riservata

“Ci muoveremo con l’ispirazione che ci viene da Seneca che ricordava ‘vivere militare est’: ‘vivere vuol dire combattere’ che è il messaggio che intendiamo dare ai giovani – ha aggiunto De Luca – Non diamo il messaggio dei bonus a vuoto che sono parte di una cultura più che superata e residuale del secolo scorso”.

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“Lo Stato – prosegue – ha il dovere di mettere i giovani in condizione di esprimere la propria creatività ma neanche un euro che non sia collegato al lavoro o alla formazione. Neanche un euro per parassitismo e assistenzialismo. Le aziende soffrono di una carenza di figure professionali altro che bonus. Non ci sono più stagionali grazie anche alle distorsioni prodotte dal Reddito di cittadinanza”.

De Luca ha poi citato la sua esperienza di figlio di emigranti: “Sono parte del popolo e non un parlatore del popolo. Mio padre emigrò in Venezuela e considero diseducativa una linea del genere: ai giovani dobbiamo insegnare non il parassitismo ma a combattere e che ognuno é responsabile della propria vita, senza buttare via risorse che vanno utilizzate in altro modo. Ai giovani dobbiamo dare i servizi, non il bonus”.

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foto Regione Campania