Politiche giovanili. Via libera in Commissione alla prima legge regionale sui giovani…in Lombardia.

Dopo aver analizzato oltre 70 emendamenti, questa mattina la Commissione Cultura del Consiglio regionale, presieduta dal Consigliere Curzio Trezzani (Lega), ha approvato il pdl “la Lombardia è dei giovani” (a favore Lega, FI, FDI e Gruppo Misto, astenuti M5S e PD), che ora andrà in Aula per il voto definitivo il prossimo 22 marzo

Curzio Trezzani, foto © Copyright Consiglio Regionale della Lombardia
Curzio Trezzani, foto © Copyright Consiglio Regionale della Lombardia

“Sono molto soddisfatto”, ha dichiarato il relatore del provvedimento Trezzani, che ha ricordato come “l’ter in commissione sia durato molte settimane e su cui abbiamo lavorato parecchio a seguito di decine di audizioni, che vanno da Anci giovani, Coldiretti giovani e il CONI, passando da Confindustria Lombardia e Confcommercio Lombardia fino a tante altre associazioni (culturali, sportive ma anche religiose) pertinenti il mondo giovanile. Un grande lavoro di confronto quindi con le realtà che vivono e animano questo ambito in tutta la regione. Inoltre, voglio sottolineare – ha aggiunto –  il buon operato e l’ottimo dialogo avuto con le minoranze, che spero possa proseguire in questa direzione anche nei lavori finali d’Aula, potendo contare come fatto fin ora sul pieno supporto dell’Assessorato alle politiche giovanili della Giunta Fontana. Sono certo che questa legge, che vedrà il coinvolgimento attivo dei giovani nella formulazione delle politiche regionali – ha evidenziato Trezzani – saprà cogliere maggiormente le opportunità che l’Unione europea offre e potrà essere di grande supporto per la formazione, lo studio, il lavoro e la realizzazione personale di tutti i giovani della Lombardia”.

Si tratta della prima legge regionale lombarda in materia. La proposta normativa fa perno su tre macro-obiettivi: il percorso di autonomia, il protagonismo e la partecipazione attiva della persona nella società e nella comunità di riferimento. Il tratto distintivo della proposta di legge è quindi la trasversalità. Cioè, coordinare e finalizzare più efficacemente la pluralità di misure e programmi rivolti ai giovani per avere una politica in materia coerente con una visione ed una strategia unitaria di attenzione e sostegno alle giovani generazioni, che le coinvolga attivamente nei processi decisionali, offrendo loro occasioni affinché possano realizzare la propria visione, il proprio impegno, la propria partecipazione.

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La proposta di legge, in particolare, si rivolge ai giovani tra i 15 e i 34 anni che risiedono, dimorano, studiano e svolgono la loro attività lavorativa, professionale o imprenditoriale nel territorio lombardo. Nella nostra regione sono circa 2.107.329 unità (51,5 maschi, 48,5 femmine).

La natura trasversale della proposta di legge trova il suo concreto ancoraggio in una programmazione multidimensionale che coordina e finalizza, su scala regionale e territoriale, con il concorso pubblico e privato, le diverse politiche, misure e risorse destinate ai giovani. Gli strumenti sono: il piano triennale (per definire gli indirizzi, le priorità e le strategie dell’azione regionale) e il piano annuale che prevede le misure di intervento e contenuti specifici.

I Comuni (in forma singola o associata) concorrono alla definizione e attuazione della programmazione regionale in tema di politiche giovanili. Non si tratta di nuove funzioni, ma di una modalità innovativa di esercizio delle funzioni già spettanti attraverso una strategia di programmazione integrata verticale (Regione/Comuni) e orizzontale (Comuni/Enti pubblici e privati sul territorio). Tre le direttrici fondamenta: l’informazione e l’orientamento dei giovani, attraverso il servizio degli Informagiovani; la rilevazione dei bisogni e delle aspettative sul territorio, in raccordo con l’Osservatorio regionale sulla condizione giovanile; l’erogazione dei servizi e la realizzazione delle misure e dei progetti previsti dalla programmazione regionale in partnership con altri soggetti pubblici e privati sul territorio.

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Nel progetto di legge sono introdotti un Osservatorio regionale sulla condizione giovanile per attività di analisi e di approfondimento sulla condizione giovanile nonché la valutazione dei risultati, dell’efficacia e degli impatti dei programmi e degli interventi regionali attuati curando la stesura di un Rapporto annuale sulla condizione giovanile: un Forum regionale dei giovani, sede privilegiata di ascolto, confronto e proposta tra l’istituzione regionale e le rappresentanze dei giovani: il potenziamento del servizio Informagiovani: un Premio regionale giovani, finalizzato a valorizzare il protagonismo, la creatività e l’espressività dei giovani negli ambiti artistico, culturale, dell’impegno civico e sociale, dello studio, dello sport, lavorativo, imprenditoriale e professionale.

Inoltre, sono previste forme di dialogo strutturato e di ascolto della voce dei giovani, anche attraverso strumenti di comunicazione e informazione: una piattaforma dedicata, l’utilizzo dei social networkcampagne di comunicazione istituzionale rivolte al target di riferimento, iniziative sul territorio.

Al termine della seduta di Commissione, in sede di dichiarazione di voto, la Consigliera Selene Pravettoni (Lega) ha espresso il sì “convintamente favorevole” del suo gruppo. “Le misure e le norme che Regione Lombardia mette in campo a favore dei giovani – ha ricordato – sono moltissime e trasversali, è quindi importante avere una legge quadro che offra una cornice per tutte le iniziative che ogni assessorato mette in campo”. 

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Astenuto il Partito democratico che con il Consigliere Jacopo Scandella ha sottolineato come “questo provvedimento arriva a fine legislatura. Noi – ha sottolineato – già dal 2018 avevamo rilevato questa esigenza, evidenziando come temi quali il fatto che un numero maggiore di giovani sia messo nelle condizioni di raggiungere l’autonomia economica che gli permetta di uscire di casa e costruirsi il proprio progetto di vita, fossero una priorità perché ne va della sostenibilità sociale del nostro sistema. Questo pdl – ha criticato – si occupa di alcuni temi, sicuramente positivi, ma ci sono troppe questioni che restano esclude oltre a prevedere una dotazione economica limitata anche per fare funzionare bene alcuni strumenti come gli informagiovani”. Il PD ha annunciato l’intenzione di presentare altri emendamenti in sede di Consiglio, così come il Movimento Cinque Stelle, che con il Consigliere Raffaele Erba si è augurato che “in Aula possano essere accolti al fine di poter passare da un voto di astensione a uno favorevole”.

In Sardegna, invece, continua a rilento l’iter in Commissione. La scorsa settimana, infatti, per motivazioni ancora non pervenute, l’audizione in programma con il presidente del Tribunale dei Minori di Cagliari non si è tenuta… i giovani – ragionando sulla presentazione della proposta, datata ottobre 2019 – sono una priorità nell’Isola!

Si spera che nella prossima seduta della commissione permanente, in programma giovedì 4 marzo, l’ordine dei lavori sia rispettato.

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