Politiche giovanili Ue, Francesca Donato: “Ritardi da parte dell’Agenzia Italiana per la Gioventù”.

Ue per i giovani, opportunità europee e inclusione giovanile. Sono questi alcuni dei leit motiv più ricorrenti nella narrazione delle istituzioni Ue circa il sostegno dei/delle giovani europei/e. Slogan, come suggerito da una recente interrogazione dell’eurodeputata del gruppo dei Non Iscritti, Francesca Donato, che cozzano con la reale gestione dei programmi Erasmus+ ed Esc da parte delle Agenzie Nazionali per la Gioventù in Europa, tra le quali quella italiana, la nuova (ma solo nel nome), Agenzia Italiana per la Gioventù.

“Un gran numero di organizzazioni giovanili italiane segnala importanti ritardi – fino a 12 mesi – per quanto riguarda l’erogazione della tranche finale del finanziamento relativo ai programmi Erasmus+ ed ESC da parte dell’Agenzia Italiana per la Gioventù (AIG), responsabile per l’Italia”, si legge nell’interrogazione parlamentare dell’eurodeputata.

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Dichiarazioni che confermano ulteriormente le conclusioni contenute nella recente relazione della commissione parlamentare CULT, intervenuta proprio sulla gestione dei programmi europei per i giovani da parte delle agenzie nazionali per i giovani: “Il termine stabilito dall’AIG per il saldo alle organizzazioni beneficiarie è di 60 giorni dall’invio della relazione finale. Questa situazione – prosegue la Donato – si somma alle criticità già segnalate dalla relazione della commissione CULT, che pur ribadendo la bontà dei programmi in termini di inclusività e impatto, richiede l’introduzione di diversi miglioramenti, a partire dallo snellimento della parte burocratica fino all’aumento dei fondi a disposizione”.

Criticità particolarmente evidenti nelle cosiddette regioni italiane vulnerabili: “Nelle regioni insulari – aggiunge ancora l’esponente del Parlamento europeo – l’attività delle associazioni giovanili si scontra con una ripartizione delle risorse al limite del discriminatorio: nonostante in queste aree, ed in particolare in Sardegna, coesistano alcuni dei più alti tassi di devianza giovanile, presenza di NEET e abbandono scolastico, nell’ambito della cooperazione Erasmus+ è stato approvato un solo progetto sugli 11 presentati dalle organizzazioni giovanili dell’isola. Questa situazione, unita ai ritardi sopracitati nell’erogazione dei finanziamenti, mina i princìpi che hanno ispirato questi programmi, scoraggiando le associazioni giovanili situate nei territori svantaggiati”, conclude la Donato.

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Per conoscere il seguito dell’interrogazione, ora, bisognerà attendere la risposta della Commissione von der Leyen. Replica, con molta probabilità, che sarà affidata alla commissaria per la Gioventù, Iliana Ivanova. Ma, concludendo, i dati evidenziati nell’interrogazione parlamentare evidenziano ancora una volta la poca sostanzialità delle politiche europee per l’inclusione dei giovani, nonché la loro pessima esecuzione.

foto Copyright European union 2021, Source EP Genevia Ve Engel