Politiche giovanili, Sardegnagol si conferma tra i portali indipendenti in Italia.

“In 5 Regioni non risultano servizi informativi online specifici per i giovani curati dall’ente pubblico (Abruzzo, Basilicata, Molise, Calabria, Sardegna, Sicilia). In Sardegna, la carenza strumenti informativi istituzionali è colmata da una testata giornalistica privata (Sardegna Gol)”. A rimarcarlo il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale nella sezione Youthwiki dedicata alla “Sensibilizzazione sull’animazione socio-educativa per i giovani”.

Un riconoscimento di non poco conto per l’azione di servizio pubblico svolta quotidianamente sul tema delle politiche per i giovani, in una regione dove da tempo (correva l’anno 1999) il Legislatore sardo si è letteralmente dimenticato delle politiche giovanili. Escludendo la “scimmiottata” dell’ultimo tentativo della pl 182 (mirata a modificare il quadro regionale per le politiche dei giovani), conclusasi in un nulla di fatto nella Commissione II, e l’ultima “sparata” di Fratelli d’Italia Sardegna, che ha riprovato a lanciare un pò di fumo negli occhi sul tema della gioventù, si è infatti visto poco e nulla.

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Isola, però, dove non esiste un solo colpevole, il Consiglio regionale, ma ben due. Lo stesso Esecutivo Todde, infatti, già dalle prime battute ha confermato una continuità di metodo con il precedente Governo di Christian Solinas, procedendo, inoltre, con l’adozione di delibere di Giunta mirate a staccare qualche finanziamento qua e là senza la minima programmazione. Principio, quest’ultimo, divenuto cavallo di battaglia (per non chiamarlo refrain) della Governatrice Alessandra Todde in campagna elettorale e negli ultimi 120 giorni di nuovo Governo.

D’altronde di cosa lamentarci in una regione dove parlare di giovani – nei pessimi siti istituzionali – è “forbidden” o dove spariscono canali tematici mai aggiornati (e onerosi) per i giovani e le politiche giovanili?

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Ma, allontanandoci dalle paludi della “sfigatissima politica” priva di visione, nell’Isola, grazie soprattutto all’opera delle organizzazioni giovanili qualificate, alcune delle quali riunite all’interno del Comitato CASMI, si continuano a portare avanti numerose – quanto silenziose -, buone pratiche per l’emancipazione e la formazione (quella vera e non paracula copiosamente finanziata nell’Isola) dei/delle giovani. Attività sempre seguite dalla copertura informativa di Sardegnagol che rappresentano, incontrovertibilmente, un valido antidoto anche verso i tanti esempi di “pessima gestione amministrativa” per i giovani mossi dalle amministrazioni locali in Sardegna.

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