Politiche giovanili, Portoghese (PD): “Giunta Truzzu, un anno di niente”.

Prosegue la campagna social dell’opposizione in Consiglio comunale, “l’Alfabeto delle promesse mancate”, una serie di post su Facebook, Instagram e Twitter che riassumono per il centrosinistra, con un breve testo corredato da immagini, i risultati dei primi 12 mesi di Governo della Giunta del Sindaco, Paolo Truzzu. 

Un alfabeto che ha incluso, tra i punti delle promesse mancate, le politiche giovanili e i giovani che, come riportato nel programma elettorale del primo cittadino Truzzu, avrebbero dovuto “Valorizzare i giovani con percorsi di studio professionalizzanti e percorsi di inserimento nel mercato del lavoro”.

Un’incongruenza con quanto realizzato durante il primo anno di governo, come ha rimarcato il Consigliere del Partito Democratico, Guido Portoghese: “Erano questi gli obiettivi dell’amministrazione di centrodestra, ma di fatto l’investimento nelle politiche giovanili è pressoché inesistente. Non un concorso artistico, una borsa di studio o un premio, non un bando finalizzato a premiare un progetto elaborato o costruito per i giovani, non uno spazio a loro dedicato per favorire scambio di idee e interessi, non un percorso finalizzato a stimolare e valorizzare il protagonismo e il loro contributo alla qualità della vita della comunità”.

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Una mancanza di sensibilità della coalizione di centrodestra per i giovani e per i portatori d’interesse per l’esponente dell’opposizione: “Non vengono incontrate le rappresentanze studentesche universitarie, non è stata attivata la Consulta giovanile, né gruppi informali che tengano sempre attivo un dialogo tra il Comune e il mondo delle associazioni giovanili, che partecipino alla costruzione delle politiche dell’amministrazione. A un anno dalle elezioni, niente di niente”.

Un approccio alla questione giovanile che può essere riassunto con l’istituzione dell’Osservatorio della Pubblica Istruzione e delle Politiche Giovanili (deliberazione n. 192 del 17 dicembre 2019) dove nel provvedimento originario, discusso lo scorso 17 giugno in Consiglio comunale, erano totalmente assenti i giovani e i portatori d’interesse del mondo giovanile locale. Uno ‘svarione’, parzialmente corretto da due emendamenti proposti dalle forze d’opposizione, che ha rischiato di creare l’ennesimo meccanismo autoreferenziale, non prevedendo nella sua formulazione originaria il coinvolgimento delle organizzazioni qualificate nel campo della mobilità internazionale e del volontariato giovanile, espressione di un settore capace di realizzare un vero e proprio patrimonio di buone pratiche nel campo dell’inclusione dei giovani sardi e di virtuose sinergie con le istituzioni europee e stakeholder internazionali nel settore della gioventù.

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foto Sardegnagol, riproduzione riservata.

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