Disinformazione e gioventù: al via lo scambio di ABìCì”.
La rete e le nuove tecnologie hanno acquisito ormai da tempo un ruolo centrale. Saperle padroneggiare rappresenta la condizione imprescindibile per far si che dal progresso della tecnica derivi anche quello della società. Al contrario, da un loro utilizzo scorretto derivano fenomeni deleteri come incoraggiamento al razzismo, alla xenofobia al linguaggio dell’odio.
Il progetto internazionale “Building resilient YOU(TH) through media literacy”, ideato e realizzato dall’associazione ABiCi nell’ambito del programma europeo Erasmus Plus , mira alla promozione dell’uso consapevole delle nuove tecnologie, con particolare riferimento alle nuove generazioni maggiormente esposte ai pericoli della rete.
“Viviamo in un mondo sempre più interconnesso e caratterizzato da una rinnovata pluralità di fonti informative – afferma Gabriele Frongia di ABìCì – ma, paradossalmente, è facilmente riscontrabile un generalizzato detrimento della capacità di razionalizzare le informazioni, specialmente tra i più giovani. Da qui è partita l’esigenza di coinvolgere giovani e organizzazioni giovanili europee per scambiare opinioni su quali abilità debbano essere stimolate per sostenere il pensiero critico dei nostri coetanei”.
Al meeting che si svolge a Nurri, nella suggestiva cornice della lago Flumendosa, prendono parte 35 giovani provenienti da Spagna, Polonia, Olanda, Cipro, Italia. A coordinare i lavori Gabriele Frongia, nella doppia veste di presidente dell’associazione ABiCi e Direttore di Sardegnagol, che porterà l’esperienza sul campo di un organo d’informazione pensato per le nuove generazioni.
Fitta l’agenda dei lavori in programma. I partecipanti, in gran parte operatori e rappresentanti associativi, affronteranno il tema del corretto uso delle nuove tecnologie in gruppi di lavoro, dibattiti, condivisione di buone pratiche. Uno spazio specifiche sarà dedicato all’ideazione di futuri programmi in materia. I delegati avranno inoltre modo di incontrare la comunità locale e di trascorrere momenti di svago all’insegna della conoscenza reciproca. Il progetto “Building resilient YOU(TH) through media literacy “ si concluderà il 18 di giugno.
“Riteniamo sia fondamentale discutere con i nostri partner sulla routine produttiva alla base del processo di produzione delle notizie, nonché sull’assenza di peso attribuito alla gioventù e alle politiche giovanili come valore notizia all’interno delle varie testate giornalistiche locali e nazionali – prosegue Frongia -. Importante, ancora, lanciare una discussione di respiro europeo sul ricorrente utilizzo di forme stereotipate nel linguaggio giornalistico e fare il punto sulle modalità comunicative mirate alla generalizzazione e alla banalizzazione della complessità sociale, adottate irresponsabilmente nel settore dell’informazione e dell’infotainment”.
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