Politiche giovanili, Litteras Antigas: il museo dei giovani di Mores.

I giovani di Mores si riappropriano della cultura locale e del proprio ruolo all’interno della comunità locale. Questo il messaggio lanciato dal progetto Litteras Antigas, realizzato da Ettore Farris, Gian Mario Chessa, Dennis Sanna, Elena Maltana e Maria Laura Melas, Paride Masci, Ernesto Insinna e Sandra Pischedda in collaborazione con l’Associazione ABìCì nell’ambito del programma europeo del Corpo di Solidarietà Europeo, gestito in Italia dall’Agenzia Nazionale per i Giovani.

Il museo Litteras Antigas di Mores
Una stanza dell’allestimento del museo Litteras Antigas di Mores

Un progetto – che vede la collaborazione del Comune di Mores -, nato con l’obiettivo di promuovere l’identità locale attraverso la cultura popolare e contrastare una delle principali piaghe della Sardegna: lo spopolamento giovanile delle aree rurali.

Il museo Litteras Antigas di Mores
Il museo Litteras Antigas di Mores

Nel corso delle fasi del progetto, nonostante l’emergenza sanitaria, i ‘giovani ambasciatori’ del progetto – nel rispetto delle norme a contrasto del Covid-19 – hanno realizzato un vero e proprio museo all’interno della storica Casa Calvia di Mores, allestendovi un percorso cronotematico con numerosi manufatti rappresentativi delle varie epoche della storia del piccolo comune del Logudoro e, cosa più importante, dimostrando la determinazione e la forza dei giovani quali strumento di cambiamento della nostra Isola.

Il museo Litteras Antigas di Mores
Il museo Litteras Antigas di Mores

Giovani protagonisti di un progetto culturale capace di ridare vita alla cultura popolare locale e ai suoi principali protagonisti. Uomini di cultura come Giuseppe Calvia, scrittore, antropologo, poeta, giornalista sardo e volontario durante la guerra greco-turca del 1897 o ancora come Paolo Farris Spanedda ed Efisio Soletta, soltanto per citarne alcuni.

Il museo Litteras Antigas di Mores
Il museo Litteras Antigas di Mores

L’esposizione, ancora, consentirà di ammirare oggetti prevalentemente rinvenuti a Mores come gli antichi reperti di epoca nuragica o romani, fino ad arrivare ai cimeli delle due grandi Guerre. “Casa Calvia – ricordano i giovani promotori – sarà un centro di documentazione e punto di riferimento turistico, favorendo la partecipazione giovanile e la futura cooperazione europea nel campo della cultura e della gioventù”.

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