Politiche giovanili. La Giunta Puglia approva la legge.

Se in Sardegna la presidente “decaduta” non va oltre le comparsate nelle scuole per parlare di nulla (i fatti e l’attività legislativa del Consiglio e dell’esecutivo regionale lo confermano), nella Regione Puglia la Giunta Regionale adotta la prima legge sulle politiche giovanili, con l’obiettivo di sostenere la piena partecipazione e il protagonismo giovanile, contrastando l’inattività e l’esodo dei giovani pugliesi.

Una legge regionale, come dichiarato dall’assessore Alessandro Delli Noci, che “definisce la cornice entro la quale promuovere interventi, misure e progettualità per i/le giovani pugliesi”, e che nasce da una consultazione pubblica (Alessandra Todde sappi che esistono anche queste modalità) mirata a promuove la partecipazione giovanile e definire nuovi strumenti capaci di semplificare l’accesso dei giovani a progettualità e interventi.

Tra gli interventi previsti nella legge, l’agenda Giovani Puglia per definire obiettivi e priorità dell’azione regionale; lo scambio di esperienze attraverso la mobilità internazionale, il servizio civile regionale, la figura dello youth worker che opera da volontario o da professionista per guidare i giovani nel mondo del lavoro; contributi finanziari e servizi di accompagnamento e spazi di aggregazione giovanili.

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I/le giovani sardi/e, invece, devono accontentarsi delle “fuffole” della “decaduta” e della sua (e dei suoi soci) incompetenza.