Politiche giovanili: il Comitato economico europeo lancia lo Youth test.

Valutare l’impatto delle politiche giovanili in Europa e fare il punto sul tenore degli interventi autoreferenziali e di scarso impatto per i giovani promossi dalle istituzioni europee, nazionali e locali. Questo (si spera) è l’obiettivo del prossimo incontro, in programma il 3 settembre, organizzato dal Comitato economico sociale europeo. Ente europeo che, recentemente, ha lanciato l’EU Youth Test allo scopo di ascoltare le organizzazioni giovanili (purtroppo anche quelle composte dai cosiddetti “giovani carrieristi della politica”) ed elaborare raccomandazioni politiche per le istituzioni Ue, nonché valutare l’impatto delle politiche e leggi Ue per i giovani e le politiche giovanili e, infine, identificare eventuali misure di mitigazione necessarie per evitare qualsiasi impatto negativo.

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Chissà cosa potrebbe essere rilevato analizzando il pessimo impianto legislativo italiano per le politiche giovanili dove, escludendo poche “isole felici” come il Trentino-Alto Adige e l’Emilia-Romagna, si spende male per iniziative calate dall’alto e di scarso impatto, come confermato, tra le tante politiche, dalla discutibile governance del Fondo Nazionale per le Politiche Giovanili, fino ad arrivare alle iniziative autocelebrative (e poco sostenibili) promosse dalle principali agenzie italiane e dagli organi consultivi per la gioventù.

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