Politiche giovanili, disinformazione e Conferenza sul futuro dell’UE. Successo per “A Scuola di Informazione”.
Si è conclusa la due giorni di “A Scuola di informazione”, l’iniziativa giovanile inserita nell’ambito del più ampio progetto “Conferenza sul futuro dell’UE e disinformazione tra i giovani. I giovani affrontano le nuove sfide europee”, promosso dall’Associazione ABìCì in collaborazione con il media partner Sardegnagol e l’Agenzia Nazionale per la Gioventù.
Due giorni di attività orientate a sensibilizzare i giovani del territorio sulle insidie del web, a partire dai sempre più preoccupanti fenomeni del cyberbullismo, sextortion, delle challenges, come rimarcato dagli agenti della Polizia Postale e delle Comunicazioni della Sardegna intervenuti nel corso dell’evento, fino ad arrivare al tema principe della Conferenza sul Futuro dell’Europa, l’azione portata avanti nell’ultimo anno dalle principali 3 istituzioni europee (Commissione, Parlamento e Consiglio) per il coinvolgimento dei cittadini e delle cittadine europee nell’azione politica dell’UE.
Evento, ricordano i promotori, che ha registrato una grande partecipazione: oltre 300 giovani dell’area metropolitana di Cagliari, infatti, si sono confrontati con ospiti qualificati sui temi della disinformazione, insidie della rete, partecipazione e sui programmi europei per la gioventù, in collaborazione con le organizzazioni membre del CASMI, il Comitato delle Associazioni Sarde per la Mobilità Internazionale, benchmark del settore delle politiche giovanili nell’Isola.
Un nuovo contenitore formativo, in particolare, che ha visto all’interno del calendario di attività numerosi laboratori incentrati sul contrasto alla disinformazione, alle insidie del web, alla promozione dei programmi di mobilità giovanile, a partire dall’Erasmus+ e dal Corpo Europeo di Solidarietà, nonché incontri live con esponenti del Parlamento europeo – Ingazio Corrao del Gruppo dei Verdi/Alleanza Libera Europea e Giantantonio Da Re del Gruppo Identità e Democrazia – e giovani rappresentanti delle Aule parlamentari dei Paesi UE, tra i quali Eve Borg Bonello, 18enne deputata del Partito Nazionalista maltese e vittima di hate speech nel corso delle ultime elezioni politiche della nazione. Un esempio di resilienza e partecipazione giovanile che ha ispirato i tanti giovani presenti all’Ex Manifattura Tabacchi.
“E’ stata una iniziativa che ha permesso di mettere in condivisione, secondo un approccio per nulla ièratico e autoreferenziale, numerosi temi direttamente legati alla coesione sociale e alla promozione delle competenze trasversali dei nostri giovani – ha dichiarato Gabriele Frongia di ABICI -. Riteniamo sia fondamentale partire da un metodo di lavoro con i giovani che parta direttamente dalle loro esigenze di socialità e, cosa più importante, capace di promuovere, nel modo più accessibile, le tante opportunità offerte dall’Europa. Un aspetto di non poco conto in una regione sempre più ostile verso l’inclusione degli under35”.
“Non ha sorpreso – prosegue Frongia – l’assenza delle principali istituzioni comunali e regionali. Nonostante l’invito alle massime cariche e il patrocinio della Regione Sardegna e del Comune di Cagliari, del quale ha goduto l’iniziativa, nessun rappresentante si è palesato. Sintomo inequivocabile della totale disattenzione per il tema giovani da parte degli attuali vertici comunali e regionali”.
Una due giorni, invece, che ha visto in rappresentanza dell’Agenzia Italiana per la Gioventù la dott.ssa Serena Angioli, Dirigente dell’area Direzione generale, che ha evidenziato l’importanza di informare i giovani e di educarli alla partecipazione. “L’Unione europea punta sui giovani, perché siano loro a dare nuova linfa e a costruire un’Europa nuova, unita e solidale. I programmi europei per la gioventù, come Erasmus+ e Corpo europeo di solidarietà consentono ai giovani di creare un impatto e realizzare un cambiamento nelle comunità”, ha detto la dirigente, ricordando le iniziative realizzate dall’Agenzia nell’ambito dell’Anno europeo dei giovani e, in generale, per favorire la partecipazione dei giovani alla vita democratica della nazione e dell’Europa”.
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