Politiche giovanili: cosa ne è stato del capitolo di bilancio dedicato ai giovani?
Correva il mese di maggio 2019 e, nel corso della campagna elettorale per il governo della Città di Cagliari, i due candidati Paolo Truzzu e Francesca Ghirra, invitati dall’associazione di giovani imprenditori Winners, si ritrovarono a parlare, tra i vari argomenti, anche di giovani e politiche giovanili.
Nel 2019 la rappresentante del CASMI, Angelica Perra, chiese ai due candidati di riferire sul programma per le politiche per i giovani. Nell’occasione Francesca Ghirra dichiarò l’utilità di aprire ad un partenariato con le organizzazioni giovanili per realizzare interventi straordinari: “Si deve creare un capitolato apposito per le politiche giovanili, finanziare interventi dedicati e rilanciare il servizio del centro giovani che – correva il 2019 – è statico”. Per Truzzu, invece andava fatto uno scatto in avanti: “Nelle scelte amministrative fatte negli ultimi anni – riferendosi ai due mandati della precedente Giunta Zedda – bisogna fare di più, dare vita a una consulta di associazioni giovanili che possano partecipare alla costruzione delle proposte per migliorare la qualità della nostra città”. Consulta mai portata avanti a distanza di quasi 5 anni. “L’amministrazione – dichiarava allora Truzzu – deve collaborare e creare uno sportello di progettazione europea che possa permetterci di attrarre fondi che ci consentano di attivare politiche positive per la città”.
Un’altra promessa disattesa. Eppure, in tempi di difficoltà nella spendita delle risorse del Pnrr, come ricordato anche dal ministro (nonché collega di partito) Raffaele Fitto, nel corso dell’ultima visita a Cagliari, un po’ di virtuosismo e spirito di co-programmazione dalle parti della Giunta Truzzu non avrebbe guastato. Infine, proseguiva Truzzu “credo anche si debba fare uno sforzo per i centri di aggregazione e lavorare sulle concessioni degli immobili pubblici dove si potrebbe fare un lavoro di riqualificazione coinvolgendo i giovani, allo scopo di imparare un mestiere e poi utilizzare quei locali per svolgere attività imprenditoriali”. Fantascenza, pensando a quanto fatto dal 2019 ad oggi per i giovani dalla Giunta Truzzu.
“C’è da rilanciare l’attività del centro giovani confinato oggi alla MEM con una dotazione specifica – aggiungeva Truzzu nell’occasione – e ricreare un fondo sulle politiche giovanili comunali. Nella precedente amministrazione – quella Floris – c’era un assessorato alle Politiche giovanili. Entità mancata negli ultimi 8 anni di Giunta Zedda”. Assessorato, va ricordato, che durante il mandato Truzzu non è riuscito ad andare oltre la difesa dello “status quo” in materia di proroghe e che si è limitato all’istituzione – di concerto con il Consiglio comunale – dell’Osservatorio per le Politiche scolastiche e giovanili. Altro osservatorio inutile come ricordato dalla composizione e finalità.
Andando oltre le proposte disattese dall’attuale primo cittadino, prima tra tutte l’apertura delle “isole ecologiche di quartiere”, durante l’incontro Truzzu si espresse a favore dell’istituzione di un “capitolo di bilancio dedicato alle politiche giovanili” e del potenziamento dei “centri di aggregazione”.
A meno di un anno dal termine del mandato, sorvolando sullo scarso progetto (in termini di impatto e servizi) del centro giovanile di Cagliari, affidato (dopo anni di proroghe “nelle more della pubblicazione del bando”) nuovamente all’ATI che da diversi lustri gestisce il servizio, non vi è traccia di alcun capitolo di bilancio “dedicato alle politiche giovanili” e al “potenziamento dei centri di aggregazione”. L’unica “grande iniziativa” portata avanti dall’attuale maggioranza resta, in assoluto, la narrazione (ai limiti della disinformazione) sull’operato portato avanti per i giovani del territorio cittadino negli ultimi anni.
Un po’ poco rispetto a quanto proposto nell’ultima campagna elettorale. Una realtà che, nella più totale distrazione dell’opposizione in consiglio comunale (incapace di presentare anche interrogazioni già pronte) e della cosiddetta “blasonata” stampa locale”, continua a non essere oggetto di dibattito in municipio. Oddio, nulla di nuovo vista la flemmatica operatività all’interno dell’Aula di via Roma, dove anche le minime interrogazioni dei consiglieri ricevono risposta con grandissimo ritardo.
Ritardi, con molta probabilità, che si riscontreranno anche con riferimento agli attuali lavori pubblici in via Roma e viale Trieste. Interventi, andando oltre la costruzione di giardinetti e marciapiedi, che di strategico hanno ben poco. Segno, quest’ultimo, perfettamente in linea con l’esperienza di Governo di questo centrodestra.
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