Politiche giovanili, anche la Liguria approva il piano triennale.

Mentre in Sardegna le uniche preoccupazioni del “governo dei migliori” restano la questione “decadenza” della presidente Alessandra Todde e l’equiparazione dei compensi dei dipendenti pubblici nell’Isola, le grandi emergenze regionali, sanità e spopolamento, continuano a non registrare alcuna alzata d’ingegno dal cosiddetto governo del “Campo largo”.

Tralasciando il flop dei cosiddetti buoni (a nulla) servizi sanitari e l’inaugurazione di un hub del farmaco, dalle parti di viale Trento, via Roma e via Oslavia, si vede ben poco. Anche meno, si potrebbe dire senza rischio di essere smentiti, si fa per i giovani sardi.

Una realtà di fatto facilmente riscontrabile leggendo l’attività dell’Esecutivo regionale e del Legislatore sardo di questa sfigatissima XVII Legislatura che, nel confronto con altre realta regionali, non può che destare sempre più preoccupazione.

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Realtà regionali come la Sicilia – dove recentemente è stato approvato il piano triennale per le politiche giovanili, con un stanziamento di quasi 5 milioni di euro – la Calabria e, ultima in ordine d’arrivo, la Liguria, anch’essa sensibile al tema della questione giovanile, come dimostra l’approvazione del “progetto giovani 24-26”. Un piano triennale da 1,5 milioni di euro.

Se in Sardegna si danno risorse agli spin-off del Partito Democratico per fare murales e ad altri “stakeholders” locali per rinnovare il proprio parco macchine e gli infissi, in altre regioni d’Italia si sta mettendo mano al “portafoglio pubblico” nel tentativo di alzare un minimo l’asticella.

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Il piano Triennale “Progetto giovani 2024 – 2026” mira infatti alla realizzazione degli obiettivi strategici regionali in materia di politiche giovanili, promuovendo interventi e progettualità a beneficio dei giovani e di utilità per la comunità, in una logica di co-programmazione, co-progettazione e welfare mirata a coinvolgere attivamente i ragazzi liguri. Altro che tour nelle scuole a parlare di “bufale” cara presidente “decaduta”.

“Per la prima volta Regione Liguria approva un piano di durata triennale per consentire una programmazione più efficace degli obiettivi a medio e lungo termine – spiega l’assessora regionale Simona Ferro. – Il prossimo passo è la definizione delle attività, di concerto con gli uffici regionali, gli enti del terzo settore e tutte le realtà che operano a stretto contatto con il territorio. Attraverso interventi strategici vogliamo ascoltare i giovani e dare loro l’opportunità di essere protagonisti in progetti di valore a beneficio dell’intera collettività”.

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