Politiche giovanili, Agenzia Giovani: “Esc opportunità per Under30”.
L’Agenzia Nazionale per i Giovani ha presentato oggi l’indagine dedicata allo studio dell’impatto del programma Corpo europeo di solidarietà per i giovani volontari. Nel corso dell’evento “Team Noi” ospitato a Palermo, l’Agenzia, insieme a numerosi stakeholders locali, ha fatto anche il punto sul nuovo programma europeo per la gioventù, particolarmente indicato per sostenere la partecipazione dei giovani in attività di sviluppo locale e solidarietà.
Secondo l’indagine il 42,5% degli intervistati ha evidenziato come l’esperienza all’estero si dimostri una leva strategica per lo sviluppo di un pensiero più aperto sul piano personale e professionale; per l’8,63% è emersa un’aumentata consapevolezza del valore della diversità e dell’inclusione rafforzando reti di relazioni internazionali; ancora il 12% dei giovani ritiene che il programma aiuti i partecipanti ad acquisire competenze specifiche e trasversali.
“In questi giorni a Palermo si sono confrontate espressioni diverse del volontariato giovanile accomunate tutte da alcuni valori, quali solidarietà, universalità e diritti umani – ha dichiarato nell’occasione Lucia Abbinante Direttrice Generale dell’ANG –. Da tutte queste esperienze arriva un messaggio chiarissimo: in un tempo caratterizzato da crisi ed emergenze, l’unica risposta in grado di interpretare i cambiamenti in corso è il ‘noi’. Non più prospettive singole, ma forze che fanno rete, per costruire comunità solidali e inclusive e per essere qualcosa ‘Di più, insieme’, come recita lo slogan del Corpo europeo di solidarietà”.
Secondo la ricerca, ancora, l’esperienza svolta insieme al Corpo Europeo di Solidarietà ha potenziato le opportunità per l’accesso al mondo del lavoro dei giovani volontari, a partire dalle competenze linguistiche, migliorandone, contestualmente, l’intelligenza emotiva grazie al confronto con realtà culturali differenti e ala possibilità di uscire fuori dalle rispettive comfort zone.
Infine, in concomitanza con l’anniversario della strage di via D’Amelio, in cui il 19 luglio 1992 persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta, durante una sessione speciale è stato possibile fare il punto sul ruolo delle comunità giovanili nella lotta alle mafie, attraverso il proprio impegno civico e attivismo.
“Questo evento – ha aggiunto Silvia Losco, Dirigente dell’Ufficio Servizio Civile Universale Dipartimento per le Politiche giovanili –, rappresenta un momento importante di riflessione e confronto sul tema del volontariato giovanile. Il Servizio civile universale è presente con la sua storia, con i suoi valori fondanti di difesa non armata della Patria e con una traiettoria di sviluppo pronta ad accogliere le nuove sfide, dal digitale all’ambientale come leve di inclusione, uguaglianza e sviluppo sostenibile. Conoscersi, riconoscersi per procedere insieme, ragazzi, enti che operano nel settore ed istituzioni. L’impegno che ci diamo oggi è quello di stimolare, con una contaminazione continua, La partecipazione dei ragazzi ad una cittadinanza attiva come strumento di sviluppo personale, a servizio del Paese”.