Pnrr, Corrao: “Ritardi nel raggiungimento degli obiettivi”.

Difficoltà di spesa, ritardi nel raggiungimento degli obiettivi e mancato monitoraggio. Sono alcuni dei punti denunciati dall’esponente del gruppo dei Verdi/ALE, Ignazio Corrao, circa la gestione del Pnrr italiano: “Il Governo italiano – si legge nell’interrogazione parlamentare dell’eurodeputato – denuncia l’incapacità di spendere i fondi del PNRR attraverso dichiarazioni sul ritardo di spesa e indiscrezioni circa una possibile richiesta alla Commissione UE di posticipare la scadenza del PNRR italiano dal 2026 al 2028”.

Lo stesso ministro degli Affari europei, Raffaele Fitto, recentemente aveva ipotizzato che al 31 dicembre 2022 si sarebbe presentata una spesa inferiore all’obiettivo intermedio di 21 miliardi.

“Inoltre – prosegue Corrao – dei 55 obiettivi a scadenza nel dicembre 2022, 30 scontano seri ritardi. Tale condizione è dovuta alla presenza massiccia di opere pubbliche (120 miliardi sui 230 totali) e ad un aumento delle materie prime del 35%. Il ministro delle Politiche del mare Musumeci ha lasciato intendere di essere in attesa di “una risposta dell’UE” alla richiesta di proroga al 2028″.

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Come risaputo (forse non per tutti), l’articolo 20, paragrafo 5, lettera d), del regolamento (UE) 2021/241, del 12 febbraio 2021, prevede la scadenza tassativa del 31 agosto 2026, entro la quale devono essere completati i traguardi e gli obiettivi sia per i progetti di investimento che per le riforme.

Da qui la richiesta alla Commissione europea nel merito dell’ipotesi della richiesta di proroga del Pnrr al 2028 e sul monitoraggio dello stato di avanzamento di bandi e progetti.

A nome della Commissione è intervenuto il Vicepresidente esecutivo Valdis Dombrovskis per il quale, stando al quadro attuale, il piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) “non può essere prorogato fino al 2028”.

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“Secondo il regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, i traguardi e gli obiettivi devono essere conseguiti entro agosto 2026 e i pagamenti effettuati entro dicembre 2026. Conformemente alla decisione sulle risorse proprie, adottata nel quadro di Next Generation EU, la capacità della Commissione di assunzione netta di prestiti cessa alla fine del 2026. L’articolo 21 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza – prosegue – consente invece agli Stati membri di chiedere una modifica del piano in presenza di circostanze oggettive, che dovrebbero essere puntuali e debitamente giustificate”.

Per quanto riguarda il caso specifico italiano, l’esponente dell’Esecutivo von der Leyen ha confermato che l’Italia ha attuato il PNRR seguendo il calendario concordato, sulla cui base la Commissione ha erogato quasi 67 miliardi di EUR.

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“Il 30 dicembre 2022 le autorità italiane hanno presentato alla Commissione la terza richiesta di pagamento, che prevede 55 traguardi e obiettivi per un’erogazione di 19 miliardi di euro. La Commissione sta attualmente elaborando la sua valutazione preliminare. Nell’ambito del PNRR è stato istituito un sistema informatico di archiviazione per fini di audit e controllo, denominato ReGIS, concepito per raccogliere informazioni sull’attuazione dei progetti in vista del conseguimento dei traguardi e degli obiettivi previsti”, ha concluso Dombrovskis.