Plenaria del Parlamento europeo: il punto degli eurodeputati sui prossimi temi dell’Aula.
Si è svolto stamattina, in videoconferenza, il briefing stampa con alcuni eurodeputati/e italiani/e* in vista della prossima Plenaria del Parlamento europeo, in programma dal 4 al 7 aprile a Strasburgo: a rubare la scena la crisi in Ucraina – con un particolare focus sulle misure per la tutela dei giovani e bambini – e il dibattito sul Consiglio europeo di marzo con le audizioni dei Presidenti Charles Michel, Ursula von der Leyen e dell’Alto rappresentante dell’UE, Josep Borrell.
Seguirà, martedì, il question time sui due anni di Commissione von der Leyen, nel corso del quale gli eurodeputati valuteranno i risultati e l’effettiva attuazione delle priorità politiche europee da parte della Commissione guidata dalla presidente tedesca.
Sempre martedì, gli eurodeputati discuteranno con l’Alto rappresentante dell’UE, Borrell, nel merito della strategia di sicurezza e di difesa dell’UE per i prossimi anni.
Sul tavolo anche la seduta dedicata al Green Deal e ai nuovi orientamenti per le infrastrutture energetiche transeuropee.
Mercoledì, ancora, i deputati europei torneranno a discutere sullo Stato di diritto in Ungheria e Polonia: un tema andato progressivamente nel dimenticatoio per effetto dell’emergenza migranti in Bielorussia e come conseguenza dell’aggressione russa dell’Ucraina. Due Paesi UE dove da tempo si registrano palesi attacchi alla democrazia e al rispetto dei diritti delle donne, della libertà d’informazione e delle minoranze LGBTQI+. Violazioni che, nonostante lo strumento della condizionalità dello Stato di diritto, non sono state ancora perseguite come previsto, attraverso lo strumento del blocco dello stanziamento dei fondi europei.
Sul tema dei diritti umani, anche la discussione sulla situazione delle donne in Afghanistan: tema anch’esso passato nel dimenticatoio rispetto al grande impatto mediatico prodotto lo scorso agosto con il ritorno dei Talebani al governo del Paese, lasciato, di fatto, scoperto dalla protezione militare delle truppe statunitensi e della NATO – come previsto nell’accordo di Doha del 2020 -. Tema, la protezione delle donne afghane, sollevato recentemente nel corso di un incontro bilaterale tra Cina e governo Afghano, svoltosi tra il ministro degli Esteri cinese Wang Yi e il mullah Abul Ghani Baradar.
“L’UE, sul tema della difesa, deve trovare un’autonomia strategica”, ha dichiarato Patrizia Toia del gruppo S&D. Ignazio Corrao (ALE/Verdi) ha poi annunciato il voto contrario sulla dipendenza dell’UE dai combustibili fossili: “Come Verdi voteremo contro la dipendenza fossile e l’inserimento del gas nella tassonomia verde”. Pubblicazione redatta recentemente dalla Commissione europea. Per Annalisa Tardino, del gruppo Identità e Democrazia, è importante trovare soluzioni proattive per tutelare la sovranità alimentare dell’UE: “E’ prevista una riunione straordinaria in AGRI che riguarda l’agricoltura: uno dei temi più importanti vista la crisi del settore in Europa e della sovranità alimentare che stiamo subendo, prima con la pandemia e ora con la guerra”.
Vincenzo Sofo, dei Conservatori e Riformisti europei, si è poi concentrato sul tema dei rifugiati ucraini: “Stiamo discutendo la riforma delle politiche migratorie dell’UE. La vicenda Ucraina impatta in modo determinante sull’approccio dell’UE su tali politiche e, ancora, la crisi in ucraina sta facendo emergere le importanti speculazioni delle organizzazioni criminali in Europa”.
Per i Non Iscritti, Sabrina Pignedoli, ha parlato di caro energia: “Il vertice del Consiglio europeo è stato deludente poiché sono state rinviate a maggio le proposte europee contro il caro energia. Ancora, non sono stati raggiunti accordi sul tetto al prezzo del Gas e non esiste un piano di investimenti europei sulle rinnovabili”.
Sulla Conferenza sul futuro dell’Europa, ad oggi ferma a circa 51673 partecipanti alla piattaforma digitale e multilingue, per Ignazio Corrao “i numeri non sono incredibili ma è un buon esercizio di partecipazione e si sta cercando di costruire uno spazio per il futuro. Chi si interessa – prosegue – ha la possibilità di dire la propria e partecipare”. Sulla censura europea, con la decisione della Commissione europea di bandire i canali Russia Today e Sputnik, l’esponente di Ale/Verdi ha dichiarato che si tratta di “un tema complicato che merita un approfondimento. La vicenda è più che altro politica e non legata al tema della disinformazione in senso lato”. Per l’eurodeputata di ID, Tardino, ancora “non si deve censurare la libertà di espressione e sono contraria a quanto è stato fatto dalle istituzioni europee in questa occasione. Avrei cercato altre soluzioni”.
*Andrea Caroppo (PPE-FI), Patrizia Toia (S&D-PD), Ignazio Corrao (ALE-Verdi), Annalisa Tardino (ID-Lega), Vincenzo Sofo (ECR-FdI), Sabrina Pignedoli (NI-M5S).
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