Piccole imprese e diplomati sono i maggiori beneficiari di Garanzia Giovani.
È stata presentata nella Commissione Attività produttive del Consiglio regionale della Lombardia la missione valutativa “La Garanzia può fare la differenza” promossa in collaborazione con il Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione del Consiglio regionale.
La ricerca, effettuata dall’Università degli Studi di Milano Bicocca, ha diffuso i risultati di Garanzia Giovani (GG) in Lombardia, il programma rivolto ai giovani che offre opportunità di orientamento, formazione e inserimento al lavoro attraverso percorsi personalizzati e che rientra nel Piano Europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile.
L’analisi, condotta sui giovani che hanno aderito a Garanzia Giovani nei primi mesi del 2019, mostra un sostanziale effetto positivo sugli esiti occupazionali. L’occupazione nelle 44 settimane successive all’adesione è molto elevata, supera l’86% nei primi sei mesi. I risultati della missione valutativa evidenziano come assumere giovani attraverso Garanzia Giovani consenta alle imprese di migliorare l’efficienza complessiva e di crescere in termini di fatturato, oltre che di addetti. A beneficiarne maggiormente, sono le piccole imprese, poiché il programma consente una migliore selezione del personale, ed offre una migliore corrispondenza tra le competenze del giovane e i bisogni delle imprese. L’efficacia di Garanzia Giovani è maggiore per i giovani nati in Italia, i diplomati, quelli che hanno una età superiore a 25 anni e che, anche se non hanno svolto un tirocinio, sono stati comunque collocati nel mercato del lavoro con contratti a tempo determinato, indeterminato o di apprendistato.
Appare invece essere uno strumento meno efficace nell’aumentare la probabilità di avere un’occupazione per i nati all’estero, i giovani meno istruiti o molto istruiti e per quelli che hanno una età inferiore a 25 anni.
Per la programmazione futura degli interventi i ricercatori hanno evidenziato come occorrerebbe attivare interventi mirati più intensivi e programmi volti a ridurre la dispersione scolastica per i giovani più distanti dal mercato del lavoro e a rischio di esclusione sociale.