Piattaforme online e protezione dei bambini, Eva Kaili: “IA per prevenire abusi”.

In una recente interrogazione parlamentare dello scorso ottobre, l’esponente del gruppo S&D, Eva Kaili, attualmente in carcere per lo scandalo Qatargate, aveva sollevato alla Commissione von der Leyen, la questione della protezione dei minori dalle insidie online, a partire dalle piattaforme di dating.

“Blindchat – scriveva la Kaili – è un’applicazione di appuntamenti al buio, attualmente sotto i riflettori in seguito alle rivelazioni secondo cui una ragazza di 12 anni sarebbe stata ripetutamente abusata sessualmente da un uomo di 53 anni che aveva creato un profilo speciale per la giovane ragazza sulla piattaforma, attirando oltre 200 pedofili. Questa scioccante scoperta, così come il recente caso del sito di ‘sugar dating’, dovrebbe indurre i legislatori a implementare regole stringenti per gli app store e gli intenet provider”.

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Da qui la richiesta alla Commissione von der Leyen sulla possibilità di utilizzare l’Intelligenza Artificiale per prevenire i casi di abusi sui minori online.

A nome della Commissione europea, l’esponente Thierry Breton ha ricordato all’esponente del gruppo S&D che la legge sui servizi digitali obbliga le piattaforme online a garantire la sicurezza dei bambini: “e piattaforme online di grandi dimensioni devono valutare e ridurre i rischi che i loro servizi possono comportare per i minori e adottare misure di attenuazione, tra cui la verifica dell’età. Nell’ambito della strategia “Better Internet for Kids+” la Commissione pubblicherà una richiesta di uno standard europeo sulla verifica dell’età online e sosterrà lo sviluppo di una prova digitale dell’età che preservi la privacy in tutta l’UE”.

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Sulla possibilità di utilizzare la tecnologia dell’Intelligenza artificiale, Breton ha poi dichiarato che “è particolarmente utile per la verifica dell’età e garantire che i profili online siano accessibili solo ai loro veri proprietari” e che “le applicazioni di intelligenza artificiale possono migliorare la sicurezza dei minori online”.

Foto di Gerd Altmann da Pixabay