Petizioni all’Europarlamento. Istruzioni per l’uso.

Promuovere una causa, sollevare una problematica o inviare una richiesta in riferimento a questioni d’interesse pubblico o privato. Solo solo alcune delle possibilità offerte dallo strumento della petizione in Europa. Come affermato più volte dai rappresentanti delle principali istituzioni europee, qualsiasi cittadino dell’Unione europea o residente di uno Stato membro può presentare una petizione al Parlamento europeo, individualmente o in associazione con altri, su una materia che rientra nel campo d’attività dell’Unione europea e che lo concerne direttamente. Il diritto di petizione, garantito dal trattato, è riconosciuto anche alle società, organizzazioni o associazioni con sede sociale nell’Unione europea. Una petizione può assumere la forma di una denuncia o di una richiesta e può fare riferimento a questioni d’interesse pubblico o privato ma può anche contenere una richiesta personale, un reclamo o un’osservazione riguardo all’applicazione della normativa comunitaria o invitare il Parlamento europeo a pronunciarsi su una determinata questione. Queste petizioni offrono al Parlamento europeo la possibilità di richiamare l’attenzione su eventuali violazioni dei diritti dei cittadini europei da parte di uno Stato membro, di autorità locali o di un’istituzione. Nessun problema se non si conosce l’inglese o il francese. La petizione può essere scritta in una delle lingue ufficiali dell’Unione europea, italiano compreso.

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Per inviare una petizione al Parlamento europeo ogni cittadino deve prima registrarsi al sito delle petizioni e successivamente compilare la petizione vera e propria, che verrà valutata dalla Commissione per le petizioni, composta da 34 deputati europei (tra i deputati italiani troviamo gli onorevoli Eleonora Evi, Mario Furore del gruppo dei Non Iscritti, Gianna Gancia , Stefania Zambelli e Mara Bizzotto di Identità e Democrazia, Massimiliano Smeriglio e Pina Picierno dell’Alleanza Progressista). Le riunioni della commissione per le petizioni hanno luogo ogni mese, di norma, fatta eccezione per il mese di agosto, durante il quale il Parlamento sospende le sue attività.

Le petizioni vengono poi pubblicate in uno speciale elenco accessibile al pubblico , dove possono essere consultate per anno , tematica, Paese oggetto della petizione e relativamente al giudizio di ammissibilità da parte della Commissione per le petizioni. 

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Se la petizione soddisfa i requisiti di ammissibilità, verrà dichiarata ricevibile dalla Commissione per le petizioni, che valuterà il tipo di azione da intraprendere a norma dell’articolo 216 del regolamento del Parlamento europeo.

foto Laurie Dieffembacq © European Union 2020 – Source : EP

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