Peste Suina, diffusione allarmante nel Paese.

La diffusione della PSA ha ormai raggiunto livelli allarmanti, mettendo a rischio non solo la salute animale, ma l’intera filiera suinicola del nostro Paese, un settore cruciale per l’economia nazionale e per la tutela delle nostre produzioni di qualità. Questo, in sintesi, è uno dei passaggi inziali che si legge nella lettera inviata dal presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, al ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida e a quello della Salute, Orazio Schillaci, per sollecitare la massima attenzione sul tema della Peste Suina Africana (PSA).

La crisi, che perdura da circa 1.000 giorni, sta portando molte aziende sull’orlo del collasso, con casi emblematici come quello di un allevatore costretto ad abbattere 12.000 capi in un solo giorno, lasciando la propria famiglia in una condizione di totale incertezza. Nulla di nuovo per una Regione come la Sardegna, dove il tema è ampiamente noto da diversi lustri.

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Coldiretti nella lettera si appella ai ministri richiamando l’attenzione sull’urgenza di interventi mirati. “È indispensabile garantire agli allevatori la certezza degli indennizzi per i danni subiti, magari anche attraverso dei fondi emergenziali, coprendo non solo le perdite dovute agli abbattimenti, ma anche i mancati guadagni legati al fermo aziendale forzato”, si legge nella missiva. Senza un adeguato sostegno economico, sottolinea Coldiretti, molte aziende rischiano di non sopravvivere, con gravi ripercussioni su tutta la filiera e sull’economia locale.

Un altro aspetto cruciale riguarda il contenimento della fauna selvatica, in particolare dei cinghiali, principali vettori del virus. Coldiretti ricorda che proprio pochi mesi fa ha concluso una serie di mobilitazioni in tutte le regioni d’Italia per chiedere interventi di contenimento, a fronte del proliferare incontrollato dei cinghiali nel nostro Paese. È necessario attuare un piano di contenimento efficace per prevenire l’ulteriore diffusione della malattia nelle province non ancora colpite.

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Per evitare speculazioni sui mercati durante questa crisi, Coldiretti ha sottolineato ai ministri la necessità di implementare anche un monitoraggio costante dei prezzi dei suini, oltre a richiedere misure come la sospensione dei mutui e dei contributi per le aziende colpite.

“La filiera suinicola italiana, che vale complessivamente circa 20 miliardi di euro e coinvolge 100.000 posti di lavoro e 10 milioni di animali allevati, non può permettersi ulteriori ritardi”, conclude la Coldiretti.

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