Performance del Bilancio Ue, la Commissione è più ottimista della Corte dei Conti.
Secondo una recente analisi della Corte dei conti europea, la Commissione europea tende ad essere più ottimista degli auditor della Corte quando si tratta di comunicare quanto realizzato con il bilancio dell’UE. La Corte, coscienza finanziaria dell’UE, sottolinea che l’esecutivo dell’UE non condivide le conclusioni da essa tratte sulla gestione di bilancio in specifiche aree di spesa dell’UE, come la coesione (il settore d’intervento al quale è destinata la maggior parte delle spese dell’UE) e il fondo per la ripresa dalla COVID-19 (il singolo fondo dell’UE con maggiori risorse), le aree in cui gli auditor della Corte hanno rilevato più errori.
Come parte del pacchetto di informativa finanziaria, la Commissione pubblica ogni anno la relazione annuale sulla gestione e il rendimento (AMPR), attraverso la quale il collegio dei commissari si assume anche la responsabilità politica della gestione del bilancio dell’UE. Questa relazione ad alto livello sulla performance, che descrive la gestione del bilancio dell’UE e la performance dei programmi e delle politiche dell’UE, è fondamentale per il Parlamento europeo e per il Consiglio dell’UE, i quali chiedono conto alla Commissione dell’esecuzione del bilancio dell’UE attraverso la procedura annuale di discarico, attualmente in corso.
“Il bilancio dell’UE è uno strumento fondamentale per raggiungere gli obiettivi dell’UE e gli organismi di vigilanza dell’UE devono avere sotto mano informazioni attendibili”, ha dichiarato Jorg Kristijan Petrovič, membro della Corte responsabile dell’analisi. “Sebbene le procedure adottate dalla Commissione per questa relazione ad alto livello permangano nel complesso buone, a nostro avviso vi sono ancora margini per migliorare la qualità dei dati sulla performance, anche se l’informativa della Commissione sulla performance di bilancio è spesso più positiva della nostra”.
La Corte fa presente di aver raccomandato alla Commissione di migliorare la raccolta dei dati, il monitoraggio e la comunicazione sulla performance in oltre un terzo delle proprie relazioni tematiche sui controlli di gestione eseguiti nel 2022. Per quanto riguarda la spesa di bilancio dell’UE nel 2022 (196 miliardi di euro), nell’ottobre 2023 gli auditor della Corte hanno rilevato più errori nei pagamenti rispetto a quanto comunicato dalla Commissione (4,2 % contro 1,9 %). La differenza più grande riguarda la spesa per la coesione, ammontata in totale a 79 miliardi di euro o al 40 % del bilancio dell’UE: in tale settore la Corte ha segnalato un tasso di errore del 6,4 %, mentre il tasso di errore massimo stimato dalla Commissione era del 2,6 %. Inoltre, per quanto riguarda il dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF) – il fondo dell’UE da 723 miliardi di euro per la ripresa dopo la COVID-19 – la Corte ha rilevato problemi per alcuni dei traguardi e obiettivi che contribuiscono a tenere sotto controllo l’uso del fondo, mentre la Commissione aveva dichiarato che tutti i traguardi e gli obiettivi erano stati raggiunti in modo soddisfacente per i pagamenti eseguiti nel 2022. Inoltre, lo scorso anno la Corte ha riscontrato che la Commissione aveva sovradichiarato di 9 miliardi di euro il contributo della politica agricola comune (PAC) alla spesa per il clima, ancora pertinente ai fini di questa AMPR dato che la metodologia di monitoraggio aggiornata per la nuova PAC si applicherà solo a partire dal 2023.
Gli auditor della Corte non hanno individuato alcun’altra incongruenza nei principali dati finanziari forniti dalla Commissione nella relazione. Tuttavia, anche se la relazione della Commissione fa riferimento all’impennata dei tassi d’interesse e dell’inflazione e alle conseguenti pressioni sul bilancio dell’UE (segnalate dalla Corte nella relazione annuale sul bilancio per l’esercizio 2022), non menziona gli impegni di bilancio ancora da liquidare che, secondo la Corte, hanno raggiunto il livello record di 453 miliardi di euro. La Corte prende comunque atto del fatto che la Commissione tiene conto degli impegni non ancora liquidati nelle previsioni a lungo termine.
foto Denis Lomme Copyright: © European Union 2022 – Source : EP