Per quasi 6 aziende su 10 la ricerca di personale è sempre più difficile.
In Italia cresce l’analfabetismo funzionale e la mancanza di competenze della forza lavoro. A rimarcare le difficoltà delle aziende italiane nel processo di reclutamento delle figure professionali, è stato l’Osservatorio Imprenditoria Retail 2023.
Secondo le principali evidenze, risulterebbe che per circa il 56% degli imprenditori nei settori della Grande Distribuzione, HoReCa, Servizi e Retail Non Food, dopo la pandemia la ricerca di personale è diventata più difficile.
Un dato non da poco considerando il panel degli intervistati: circa 1000 imprenditori rappresentativi di tutte le Regioni d’Italia. Tra i più ottimisti per il futuro gli imprenditori delle profumerie, mentre nella telefonia e abbigliamento si registrano i malumori maggiori.
I settori più in difficoltà per il reclutamento delle figure professionali sono principalmente le aziende nel settore farmaceutico, ristorazione e abbigliamento.
Tra i canali di recruitment pià efficaci, rileva l’osservatorio, al primo posto restano le conoscenze dirette, seguite da social media e, fanalino di coda, i centri per l’impiego (chi lo avrebbe mai detto!).