“Pedras et Sonus, Jazz Festival”. Ecco “Nàrami”.
Verrà pubblicato ufficialmente giovedì 20 gennaio “Nàrami” secondo documentario dedicato all’edizione 2021 di “Pedras et Sonus, Jazz Festival” .
Il festival, ideato dalla musicista mogorese Zoe Pia (la più giovane direttrice artistica isolana) ha proposto nella scorsa estate i suoi eventi tra i comuni di Ales, Curcuris, Gonnostramatza, Masullas, Mogoro, Pau, Pompu, Simala, Siris coinvolgendo importanti artisti attivi nella scena nazionale e internazionale, come Joyce Elaine Yuille & the Hammond Groove, il quartetto di Mauro Sigura, il gruppo Spaghetti Swing e il loro Show Cooking, Cettina Donato e Zoe Pia, Dario Cecchini con Roberto De Nittis e Nanni Gaias per una co-produzione con il Festival Time in Jazz e il Conservatorio “F.Venezze” di Rovigo, Maria Grazia Campus in collaborazione con il Museo dell’Ossidiana, Ada Montellanico e Andrea Molinari, Antonio Floris ed Elisa Zedda, Adele Madau e l’ensemble di Launeddas del Maestro Franco Melis.
Nàrami (“dimmi” in lingua sarda), nasce da un’idea di Zoe Pia, e ha raccolto la voce del pubblico e di alcuni artisti che hanno raccontato suggestioni ed emozioni, figlie del rapporto con l’esperienza artistica nel territorio in un anno complesso, gravato dall’emergenza sanitaria e desideroso di una immersione sociale e sonora. Le riprese video, il montaggio e la regia sono state curate da Alberto Gambato, con i sottotitoli a cura di Eleonora Pilloni e Luisa Travaglini.
“Il Pedras et Sonus Jazz Festival è come un figlio: mette in dialogo le persone attraverso l’arte dei suoni e delle pietre – racconta Zoe Pia – permettendo di tracciare percorsi sonori inesplorati e disegnando mappe territoriali che creano armonia e rigenerano lo spirito. Con Nàrami siamo felici di condividere un’esperienza multisensoriale importante, dove ci si è destreggiati per rispettare le regole determinate dall’emergenza sanitaria, e dove abbiamo ricevuto la solidarietà del pubblico, partecipativo, emozionato e grato. Elementi, questi, che ci hanno fornito la linfa vitale necessaria per portare a termine il secondo capitolo di questo progetto, iniziato nel 2020 con Identidade Ninnia.”
foto Roberto Cifarelli