Pedras et Sonus – Jazz Festival: domani la presentazione del documentario “Identidade Ninnìa”.

Verrà pubblicato ufficialmente domani su profili e pagine ufficiali YouTubeFacebook e Instagram del Pedras et Sonus – Jazz Festival “Identidade Ninnìa”, il documentario sull’edizione 2020 della manifestazione itinerante che fonde musica e artigianato nell’oristanese.

Il progetto, ideato dalla musicista mogorese Zoe Pia propone il suo cartellone tra i comuni di GonnostramatzaMasullasMogoroSimalaPompuSiris e una tappa nel Comune di Pau (in provincia di Oristano) e nelle precedenti edizioni ha ospitato artisti del calibro di Antonello SalisMauro OttoliniKarimaBaba SissokoFrancesca Corrias, Njamy Sitson, Francesco Piu, Bebo FerraGavino Murgia, Roberto De Nittis, Nilza Costa e Ada Montellanico, tra i tanti, confermando la sua presenza tra gli eventi di rilievo nell’estate isolana.

Marchio di fabbrica del festival è l’originale formula in cui musica ed eccellenze dell’artigianato locale dialogano alla ricerca di paesaggi sonori e originali commistioni artistiche tra poli museali, chiese, centri storici, e suggestivi scorci naturalistici.

Zoe Pia Shardana, foto © Roberto Cifarelli
Zoe Pia Shardana, foto © Roberto Cifarelli

E proprio da Zoe Pia è nata l’esigenza di raccontare il festival attraverso un documentario, per tramandarne l’essenza attraverso la propria voce e quella di artisti del calibro, tra gli altri, di Paolo Fresu e Paolo Angeli, musicisti di caratura internazionale e direttori artistici di due realtà riconosciute a livello mondiale, come il festival Time in Jazz e Isole che Parlano.

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Il lavoro ritrae i protagonisti della passata edizione, sottolineando l’importante legame tra musica e tradizione, elemento peculiare di tutta la manifestazione. Nelle immagini del regista Alberto Gambato (che ha curato anche il montaggio) si susseguono il cantante camerunense Njamy Sitson, il bluesman sardo Francesco Piu, la cantante Francesca Corrias, il pianista Roberto De Nittis, la Crazy Rambler Hot Jazz Orchestra, la Big River Marching Band e la Mogoro Marching Band. Particolare attenzione è dedicata alle vetrine sonore, peculiarità della rassegna, che hanno visto tra i protagonisti le due famiglie Mandis dell’artigianato artistico di Mogoro (Carlino Mandis Su Maistu de Linna e Alberto Mandis Artista del Legno), Maestrodascia e le sue creazioni faunistiche lignee, Su Trobasciu e l’arte femminile della tessitura su telaio, l’artigiana designer Alessandra Curreli, lo street artist Andrea Casciu e gli innesti narrativi dell’archeologa Giulia Balzano del Museo dell’Ossidiana di Pau. I sottotitoli in inglese sono stati curati dalla madrelingua canadese Danila Patricia Fiordelmondo.

 Identidade Ninnia
Identidade Ninnia

“La cultura non si ferma: questo è stato il motto degli operatori dello spettacolo che hanno lavorato duramente durante la pandemia che ci ha travolti”, racconta Zoe Pia. “Io e tutte le persone che hanno sostenuto l’edizione 2020 del Pedras et Sonus Jazz Festival siamo orgogliosi di aver tenuto fede alla nostra missione e aver contribuito a sostenere il vento che riportasse la luce e il sole dopo mesi di grande sofferenza. Con Identidade Ninnìa, grazie alla preziosa collaborazione con il regista e filmmaker Alberto Gambato, si è lavorato per raccogliere la grande espressività che si cela dietro maestri dell’arte artigiana e della musica di ieri, oggi e domani. Sono molto felice di poter presentare questo lavoro proprio nel giorno del webinar che terrò per l’Università di Cagliari – Laurea Magistrale in Produzione Multimediale, al quale sono stata invitata dalla sociologa Dott.ssa Clementina Casula e tramite la quale è nata una collaborazione tra l’Associazione Pedras et Sonus e la stessa Università degli Studi di Cagliari che si concretizzerà già dalla prossima edizione del festival. Per il 2021 la volontà e il desiderio di continuare a far vivere il Pedras et Sonus Jazz Festival ci sono. Ci auguriamo di spegnere le quattro candeline del progetto con un programma artistico di ampio raggio, un coinvolgimento e una promozione del territorio della Marmilla, una tessitura sempre più inclusiva che contribuisca alla crescita culturale ed esperienziale della società, con particolare riguardo alle giovani generazioni”.

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