Pedopornografia, Polizia di Stato e Save the Children: “Nel 2021 +50% i casi trattati”.

In occasione della Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia, che ricorre il 5 maggio, Polizia Postale e Save the Children hanno diffuso oggi un dossier dati sull’adescamento online – cresciuto negli anni della pandemia – e una guida per i genitori.

Secondo il lavoro di ricerca, la fascia più a rischio è quella tra i 10 e 13 anni e nel 2021 sono aumentati di quasi il 50% i casi trattati, mentre 531 sono stati minori approcciati sul web da adulti abusanti.

Più nel dettaglio, nell’ultimo anno sono stati 5.316 i casi di pedopornografia trattati dalla Polizia Postale, con un incremento del 47% rispetto all’anno precedente (3.243).

Dati che rappresentano, purtroppo, solo la punta dell’iceberg di un fenomeno sommerso, che fatica a venire alla luce. I pedofili o groomer (adulti adescatori interessati a minori), che sfruttano la rete e i suoi servizi per cercare di entrare in contatto con bambini e bambine, ragazzi e ragazze sono stati 208, pari al 15% del numero complessivo degli indagati per lo scambio di materiale pedopornografico (1.421 adulti). Questa percentuale corrisponde ad adulti con una capacità criminale e un modus operandi complessi, basati su una conoscenza approfondita dei linguaggi, delle abitudini d’uso e delle fragilità proprie delle vittime, tale da poter consentire loro di entrare in contatto, condurre l’interazione diretta e governare i rapporti sul web con le bambine, i bambini e gli adolescenti.

Per contrastare il fenomeno è stato siglato, nel mese di febbraio 2021, un protocollo d’intesa tra la Polizia di Stato e Save the Children, con l’obiettivo di favorire l’accesso dei minori a un ambiente online più sicuro, a prevenire i rischi connessi a un utilizzo non consapevole della rete, tra cui il cyberbullismo, a contrastare gli abusi sessuali online, promuovendo attività di prevenzione, segnalazione ed emersione precoce di potenziali abusi.

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Dal dossier “L’abuso sessuale online in danno dei minori”, a cura del Centro Nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (C.N.C.P.O) del Servizio di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma con la collaborazione di Save the Children, emerge che la fascia di età più colpita è quella preadolescenziale, con un’età compresa tra i 10 e i 13 anni, che nel 2021 ha fatto registrare 306 vittime di adescamento online, quasi il 60% di tutti i 531 minori approcciati sul web dai groomer, nonostante ai minori di 13 anni non sia consentito l’accesso ai social network. Il genere non incide sui livelli di rischio: maschi e femmine sono pressoché in egual misura al centro di casi di adescamento online intercettati dalla Polizia Postale. In generale i bambini e i ragazzi che usano la rete, sembrano essere più esposti al rischio di adescamento quando usano i socialnetwork e la messaggistica.

Preoccupanti i dati relativi alla fascia di età 0-9 anni. Particolari pericoli emergono dai giochi di ruolo e videogiochi online: la crescente attrattiva esercitata da questi servizi sui più piccoli ha indotto i pedofili a concentrare la loro attenzione anche sulle piattaforme di gaming (videogiochi online), sfruttandone i servizi di chat, di messaggistica e offrendo la possibilità di agganciare i minori più facilmente.

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“Con l’attuazione del Protocollo – spiega Ivano Gabrielli, Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni – ancora una volta ribadiamo l’importanza di fare rete in modo sinergico con il mondo dell’Associazionismo. Le minacce all’infanzia e all’adolescenza provengono oggi anche dal web, la velocità con cui si aggravano rende necessario costruire le migliori alleanze pubblico-privato per realizzare azioni concrete di tutela e protezione di piccole vittime. Insieme a Save the Children, abbiamo scelto di realizzare uno strumento che si basa sullo studio recentissimo dell’evoluzione dei fenomeni di minaccia online: un dossier dati e una Guida per Genitori che costruiscono una risposta immediata a cambiamenti, come quelli imposti dalla pandemia da covid19, che nessuno avrebbe mai immaginato e che hanno drammaticamente mostrato il loro aspetto più pericoloso. Riteniamo che le azioni di contrasto alla pedopornografia e all’adescamento online, condotte dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni – continua Gabrielli – possano essere rese ancora più efficaci dalla promozione di iniziative che mirano a sviluppare, nella società civile, livelli ulteriori di consapevolezza del rischio con l’obiettivo comune e ambizioso di proteggere i bambini e i ragazzi sempre e ovunque, anche nel cyberspazio”. 

“L’aumento registrato di casi di adescamento online, coincidente con il periodo in cui bambine, bambini e adolescenti hanno trascorso la maggior parte del loro tempo sul web, è un importante segnale che non possiamo sottovalutare. Deve crescere la rete di prevenzione e di presa in carico delle vittime, rafforzando un sistema di tutela che coinvolga le istituzioni pubbliche, i soggetti privati e il terzo settore. Per diffondere la cultura della prevenzione è fondamentale valorizzare il ruolo educativo dei genitori, che vanno sostenuti nell’accompagnare i figli nell’uso più consapevole, competente e sicuro di Internet e delle tecnologie digitali. In questa direzione va la nostra collaborazione con la Polizia Postale, in attuazione del Protocollo per la realizzazione di iniziative congiunte di promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nell’ambito del comune impegno per prevenire e contrastare ogni forma di violenza e abuso sessuale online in danno di bambini, bambine e adolescenti”, ha dichiarato Raffaela Milano, Direttrice Programmi Italia-Europa di Save the Children.

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Al fine di dare un adeguato strumento ai genitori e agli educatori, ricordano i firmatari del protocollo d’intesa, è stata realizzata la guida “Adescamento Online. Conoscere e prevenire”, redatta dall’Unità Analisi Crimini Informatici della Polizia Postale (U.A.C.I,) e Save the Children. La guida contiene tre sezioni, ciascuna dedicata a genitori di diverse fasce d’età: di bambini e bambine di 0-6 anni; di 6-10 anni; pre -adolescenti di 11-13 anni, ognuna con la descrizione di alcune esperienze specifiche di ogni età, con le sfide educative per gli adulti di riferimento e con consigli generali e specifici rispetto alle problematiche principali. Tutto questo al fine di accompagnare i bambini, le bambine e gli adolescenti nella comprensione degli ambienti digitali, per poter fruire appieno delle opportunità della rete in modo sicuro e consapevole.