Partecipazione della Svizzera al programma Erasmus+, Brando Benifei: “Adesione non coerente con accordi UE-Svizzera in vigore”.

Dopo aver abbandonato il programma Erasmus+ nel 2014, lo Stato elvetico ha proseguito nell’ambito della mobilità per l’apprendimento internazionale con un proprio programma nazionale. Una svolta, ha ricordato l’eurodeputato del gruppo S&D, Brando Benifei, che ha creato profonda insoddisfazione in Svizzera, a causa del basso tasso di successo dell’iniziativa nazionale elvetica, come dimostrato, recentemente, dall’appello degli studenti svizzeri, della Conferenza dei rettori svizzeri e del Parlamento svizzero a rientrare nel programma Erasmus+.

“Tuttavia – evidenzia Benifei – il Governo svizzero ha ritenuto inopportuno che la Svizzera torni ad aderire al programma Erasmus+, dato che sono ancora in corso i negoziati ai fini di un accordo quadro istituzionale Svizzera-UE (InstA). Aderire nuovamente a Erasmus+, secondo il Governo, non sarebbe coerente con i più generali accordi UE-Svizzera attualmente in vigore. Questi accordi, infatti, riguardano specificamente ed esclusivamente l’accesso al mercato unico dell’UE e quindi non coprono la collaborazione in materia di istruzione e ricerca (ad esempio Erasmus+ e Orizzonte Europa)”.

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Per questi motivi, l’eurodeputato del gruppo S&D ha chiesto alla Commissione di riferire circa l’interconnessione tra il programma Erasmus+ e InstA e se la ripresa dei colloqui InstA sia intesa come una sorta di condizione preliminare affinché la Svizzera possa tornare a partecipare al programma Erasmus+.

Per la Commissaria Mariya Gabriel anche alla Svizzera “si applica la legislazione, approvata dal Parlamento europeo e dal Consiglio, che contempla la partecipazione di Paesi terzi ai programmi dell’UE, Erasmus+ compreso. In base a tale normativa è necessaria la conclusione di un accordo di associazione che specifichi le condizioni e le modalità di partecipazione della Svizzera. Finora – prosegue – la Svizzera non ha informato l’UE in merito all’intenzione di concludere questo tipo di accordo. Quando un Paese terzo esprime interesse a essere associato a uno dei programmi finanziati dall’UE, la Commissione tiene conto dell’andamento e delle prospettive delle relazioni bilaterali con il Paese terzo in questione prima di assumere altri impegni”.

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