Parte da Ventotene e Santo Stefano “la Scuola per il futuro dell’Europa”.

Riparte la scuola e riparte simbolicamente anche da Ventotene e Santo Stefano, luoghi che hanno visto la nascita dell’Europa e l’ispirazione della Costituzione italiana con il Seminario di Studi La scuola per il futuro dell’Europa1941-2021 Ventotene-Santo Stefano: proposte per un’Educazione civica europea, che si terrà a Ventotene dal 21 al 23 settembre e che sarà aperto dal ministro Patrizio Bianchi.

Promosso e organizzato dalla Direzione generale per gli ordinamenti scolastici del Ministero dell’istruzione, dalla Società Italiana di Scienze Umane e Sociali all’interno delle attività del Progetto di recupero dell’ex carcere borbonico di Santo Stefano di Ventotene e nell’ambito delle attività della piattaforma attiva per la preparazione della Conferenza sul futuro dell’Europa, l’incontro riunirà in presenza e in modalità a distanza oltre 350 partecipanti tra accademici, studiosi, ricercatori, docenti. 

Il Seminario di Studi, ricordano dal Ministero, si focalizzerà su tre punti. La scrittura della storia come elaborazione di pratiche di significato partendo dallo studio dei processi storici nella dimensione politica, economica, sociale, culturale. I diritti umani a scuola: pensare una scuola “plurale” in grado di salvaguardare le diversità e farle convivere nella pace contrastando le disuguaglianze. Lo sviluppo della creatività come fattore fondamentale per favorire nei giovani la creatività espressiva insieme alla transizione digitale.  

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“A Ventotene si è osato sperare in un’Europa diversa, si è disegnata un’Europa diversa nel momento in cui stava attraversando il più buio dei suoi giorni – ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi –. Il Next Generation EU non può essere solo un grande programma finanziario, ma il modo con cui tutta Europa si rimette a pensare nel lungo periodo, facendo una programmazione che integri le diverse economie, le diverse strutture sociali e le diverse istituzioni scolastiche. Questo è l’impegno che ci siamo presi e quello che tutti ci dobbiamo prendere in questo momento: quello di riuscire a pensare a una scuola grande come l’Europa in cui tutti si possono muovere con pari dignità e con uguali capacità. Questo è il tempo della guarigione e della ricostruzione – ha aggiunto –. Si può fare soltanto tutti insieme come cittadini europei”. 

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“Dai contenuti, alla didattica alle competenze necessarie – ha sottolineato la Commissaria Silvia Costa – c’è una più forte consapevolezza delle nuove sfide che attendono la scuola che deve offrire opportunità di confronto e di partecipazione attiva di docenti ed esperti, perché prendano la parola nel dibattito nazionale e nella costruzione effettiva di uno spazio europeo dell’educazione. La Conferenza sul futuro dell’Europa non può prescindere dal coinvolgimento diretto dei protagonisti della scuola italiana e europea. Per questo, come Commissario di Governo ho ritenuto importante dare il nostro sostegno a questa iniziativa.” 

Il Seminario di studi costituisce l’avvio di un lavoro di sperimentazione nel corso dell’anno scolastico, nelle e con le scuole, di metodologie didattiche innovative e attente alla ricerca storica delle fonti e alla valorizzazione dei luoghi della memoria, al fine di coinvolgere docenti e studenti in modo partecipativo e attivo attorno ai temi dell’Europa, delle sue vicende nel corso del XX secolo e delle sfide del XXI secolo. 

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L’intento è di contribuire alla rinascita di una scuola che sia anche uno spazio della creatività, un cuore pulsante per promuovere il progetto culturale New European Bauhaus lanciato da Ursula von Der Leyen, nell’ambito della strategia europea della Next Generation EU e del Geen Deal.  

foto https://cissantostefano.governo.it/