Parrucchieri ed estetisti: solo su appuntamento e con le adeguate protezioni
Dal parrucchiere solo su prenotazione e a postazioni alternate, per i trattamenti estetici cabine chiuse e niente sauna. Sono queste le prime indicazioni da seguire in vista della riapertura dei servizi di cura della persona, riportate nel documento congiunto INAIL – Istituto Superiore di Sanità.
Una lista di prescrizioni approvata il 12 maggio dal Comitato tecnico scientifico per fornire al decisore politico gli elementi tecnici di valutazione sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2, al fine di garantire la salute e sicurezza sia dei lavoratori che degli utenti.
La prima della pubblicazione è dedicata a un’analisi di contesto del settore dei servizi dei parrucchieri e di altri trattamenti estetici, mentre la seconda contiene le ipotesi di misure di sistema, organizzative, di prevenzione e protezione oltre a semplici regole per il contenimento del contagio
Per quanto riguarda il settore dei parrucchieri le attività dovranno svolgersi esclusivamente su prenotazione e dovranno essere previste aree per le fasi di attesa tecnica, come la messa in posa del colore e barriere separatorie in particolare per le aree di lavaggio. Per la cura della barba e del viso sono consigliate oltre alle mascherine chirurgiche anche le visiere o schermi facciali.
Sarà necessario, inoltre, prevedere una distanza minima di almeno 2 metri utilizzando postazioni alternate e procedere alla sanificazione quotidiana degli ambienti. Imperativo, ancora, l’uso delle mascherine sia da parte del personale sia da parte del cliente a partire dall’ingresso nel locale.
Nei centri estetici saranno vietati i trattamenti come la sauna, il bagno turco e l’utilizzo delle vasche idromassaggio. Durante i trattamenti estetici i pannelli delle cabine dovranno restare chiusi e tutte le apparecchiature dovranno essere disinfettate con detergenti idroalcolici o a base di cloro.
Per quanto riguarda i locali è consigliato tenere le porte aperte ed eliminare gli impianti di ricircolo sia di riscaldamento che di raffrescamento.