Pablo Volta e la Sardegna. Fotografare un mito

Sessantacinque anni dal primo viaggio in Sardegna di Pablo Volta, grande fotoreporter italo-argentino che scelse l’isola come dimora in cui stabilirsi sino alla scomparsa.

Per ricordare la sua figura di artista e la sua straordinaria personalità sabato 28 dicembre, alle 18, nel Teatro Massimo di Cagliari, l’associazione culturale Tina Modotti organizza una serata dal titolo “Pablo Volta e la Sardegna. Fotografare un mito”.

Attraverso una pluralità di voci e testimonianze di amici e amiche e di suoi collaboratori, l’iniziativa intende rendere omaggio al fotografo che dopo avere realizzato nell’isola, a partire dagli anni Cinquanta, alcuni importanti reportage, decise di trasferirsi a San Sperate, dove ha risieduto sino alla morte, avvenuta nel 2011.

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Il primo viaggio in Sardegna, compiuto nel dicembre 1954, sarà ripercorso anche alla luce di una nuova e originale ricerca dello studioso Carlo Di Bella, ospite della serata, che analizzerà da un punto di vista storico- culturale alcuni aspetti della fotografia in Sardegna fra gli anni Cinquanta e Sessanta, e i diversi contributi dei fotografi alla rappresentazione collettiva dell’isola negli anni del Piano di Rinascita.

Orgosolo, Pablo VoltaQuel suo primo viaggio in Sardegna Pablo Volta lo decise subito dopo la lettura della “Inchiesta su Orgosolo” dell’antropologo pugliese Franco Cagnetta, apparsa nei mesi precedenti sulla rivista Nuovi Argomenti (diretta da Alberto Moravia e Alberto Carocci) e subito ritirata per “vilipendio delle forze armate”. Il fotografo aveva in progetto di accompagnare con un reportage fotografico di Orgosolo una successiva pubblicazione illustrata dell’inchiesta.

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In occasione dell’evento sarà esposto un pannello fotografico riguardante il reportage realizzato da Volta a Desulo nel 1956, gentilmente prestato dall’Istituto Superiore Regionale Etnografico (cui il fotografo cedette la sua produzione inerente la Sardegna) che nel 2007 ha realizzato la grande esposizione “La Sardegna come l’Odissea”, comprendente oltre cento immagini realizzate nell’isola tra il 1954-1957. Saranno esposti, inoltre, alcuni ritratti di Pablo Volta realizzati dai fotografi Max Solinas, Rosi Giua, Anna Marceddu, e dagli amici e amiche Augusto Medda, Michela Mereu, Vittore Nieddu.

Oltre a Carlo di Bella, interverranno Alessandra Piras, ideatrice dei progetti culturali dell’associazione Tina Modotti, lo storico e scrittore Luciano Marrocu, il regista Giovanni Colombu, autore del documentario “Ritratto di Pablo Volta” che sarà proiettato durante la serata, Amalia Schirru, Giulio Landis e Nino Landis, la critica d’arte Alessandra Menesini e Gianni Atzeni.

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