Oristano. Tavoli tematici per la ripartenza.

Ieri sera il Consiglio comunale di Oristano ha deciso la costituzione di tavoli tematici per favorire la ripartenza del sistema economico e sociale dopo l’emergenza sanitaria da Coronavirus, approvando a maggioranza (18 voti a favore e uno contrario) una mozione urgente dei consiglieri Efisio Sanna e Maria Obinu (PD) e Francesco Federico (indipendente).

“Chiediamo l’istituzione di tavoli tematici tra tutti i portatori di interesse, per evitare ritardi evitabili nella ripartenza, per non incedere in interventi frammentari e per operare la necessaria sintesi politica, amministrativa e procedurale nella fase di riapertura” ha detto Maria Obinu (PD) presentando la mozione.

“I tavoli tematici – per Obinu – dovrebbero essere composti dal mondo del commercio e dell’artigianato, della produzione, del lavoro, delle professioni, della produzione, dell’associazionismo, delle istituzioni e della sanità, con lo scopo primario di individuare forze e debolezze della specificità Oristanese volte a produrre proposte e idee per una ripartenza quanto più efficace ed in sicurezza” si legge nella mozione. Il documento impegna il Sindaco e la Giunta a costituire anche una unità di missione interna alla Amministrazione Comunale “per raccogliere le numerose competenze professionali che, partendo dall’esistente, sappia rapportarsi velocemente ed in sinergia con Enti e Istituzioni e che ipotizzi, nel breve termine ma anche in prospettiva, ogni utile azione e la predisposizione alcuni format che vadano nella direzione di una la velocizzazione ed eventuale semplificazione di pratiche amministrative, burocrazia e i sistemi legati alle autorizzazioni, licenze, concessioni, verifiche, controlli e monitoraggi di varia natura”.

Nel corso dei lavori Veronica Cabras (Riformatori) ha ricordato come sia già stato avviato un percorso di questo tipo attivando tavoli tecnici e confronti per la riattivazione dei servizi educativi: “Sulla stessa linea si possono attivare tavoli tematici di lavoro anche su altri temi”.

Per Francesco Federico (indipendente) “occorre un’azione coordinata tra i vari settori coinvolgendo il mondo dell’associazionismo, della famiglia, della sanità, delle istituzioni per individuare scenari futuri e misure più opportune”.

Secondo Efisio Sanna (PD) “la crisi sanitaria modificherà i paradigmi planetari, quelli del confronto ad ogni livello. Ci deve essere un modo nuovo di approcciarsi ai problemi e i tavoli tematici rappresentano una delle soluzioni per mettersi a confronto sui problemi della società”.

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Per Fulvio Deriu (Fratelli d’Italia) “i primi tavoli tematici sono le commissioni che sui singoli problemi si possono aprire alla partecipazione di soggetti specializzati. Sono favorevole ai tavoli tematici perché la cooperazione è frutto di una intelligenza politica che può portare a migliorare le condizioni sotto tutti i livelli”.

“Gli assessori Zedda e Sanna hanno già attivato incontri con le categorie realizzando di fatto dei tavoli tematici per affrontare le problematiche relative alla ripartenza nella Fase 2” ha ricordato Giuseppe Puddu (Fratelli d’Italia).

Il dibattito è stato chiuso dall’Assessore alle Attività produttive Maria Bonaria Zedda: “Abbiamo già convocato tavoli specifici con le categorie per sviscerare problemi e individuare soluzioni. Ne è venuto fuori un confronto che è stato molto utile per attuare le misure che in queste settimane sono state messe in campo come l’aumento del suolo pubblico per gli esercizi nella città e nelle frazioni e la chiusura al traffico del centro storico, ma anche per il turismo, la cultura e lo sport. I tavoli tematici possono essere importantissimi, con l’Assessore al Turismo abbiamo convocato da subito tavoli di lavoro per raccogliere i contributi di tutti”.

La seduta del Consiglio comunale di ieri si è aperta con la comunicazione del Sindaco Lutzu della positiva chiusura dell’asta pubblica per l’ex mercato ortofrutticolo: svolta sulla base di un milione e mezzo di euro, si è conclusa con l’offerta di un’impresa per l’acquisto dell’area per 2 milioni e mezzo di euro.

L’assemblea ha poi discusso alcune mozioni. Con 13 voti contrari e 7 favorevoli è stata respinta quella di Efisio Sanna, Francesco Federico e Maria Obinu sul rafforzamento del personale e la modifica o integrazione degli atti di programmazione sul fabbisogno del personale.

“La pandemia ci ha messo alla prova e ha messo in luce il valore di molte professionalità presenti in Comune, ma anche alcune debolezze dell’organizzazione comunale – ha detto Efisio Sanna (PD) presentando la mozione -. Questa mozione chiede di rivedere alcuni atti di programmazione sul personale alla luce delle esperienze vissute durante l’emergenza sanitaria e chiede di implementare il personale laddove è personale e urgente”.
Per Andrea Riccio (Progres – Progetu Repubblica Sardinia) “la riorganizzazione è lo strumento che permette di dare nuova linfa ed energia soprattutto in un momento di cambiamento come questo”.
Maria Obinu (PD), riprendendo un tema introdotto da Efisio Sanna, ha posto l’accento sul “problema del reclutamento del personale nella società in house Oristano servizi e sulla necessità di assicurare maggiore informazione”.

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Per Francesco Federico (indipendente) “la macchina amministrativa deve farsi trovare preparata alle esigenze che si presenteranno nei prossimi mesi quando la crisi sociale si farà sentire in tutta la sua gravità”.
“Il Comune durante l’emergenza è riuscito a dare le risposte necessarie a soddisfare le esigenze primarie – ha detto Giuseppe Puddu (Fratelli d’Italia) -. Oggi le esigenze non sono solo nel sociale, ma in tutti i settori”.
Danilo Atzeni (PSd’AZ) ritornando sulla Oristano servizi ha spiegato che “la selezione del personale non è mai passata nel comitato di controllo analogo della Oristano servizi. A quali norme ci si è rifatti per la selezione del personale?”

Per Antonio Iatalese (autosospesi di Forza Italia) il tema del personale merita un serio approfondimento “ma sono evidenti i limiti imposti dalle norme. Tra i primi temi da affrontare c’è quello del cantiere comunale che necessita di essere rinforzato”.
D’accordo sul cantiere anche Luigi Mureddu (PSDAZ) che ha ricordato che “l’ultima volta che la commissione personale si è occupata di questo problema è stato un anno fa”.
L’Assessore al Personale Angelo Angioi ha elogiato il personale dell’ente per il lavoro svolto con grande dedizione e sacrificio durante l’emergenza sanitaria: “Oggi non si ha coscienza dell’impatto della crisi sulle casse del Comune, quindi non sappiamo in che modo si potrà far fronte alle assunzioni già programmate” ha proseguito Angioi -. Non ci possiamo impegnare in promesse di aumento di personale che non sappiamo se siamo in grado di mantenere”.

Con 13 voti contrari e 8 a favore il Consiglio comunale ha poi respinto la mozione urgente dei consiglieri Efisio Sanna, Francesco Federico e Maria Obinu sull’orientamento e il potenziamento dei servizi sociali.
“Il settore dei servizi sociali è stato quello che più di tutti è stato messo a dura prova durante l’emergenza sociale – ha spiegato Maria Obinu (PD) presentando la mozione -. Occorre costituire una struttura di missione in capo al settore dei servizi sociali con il compito di monitorare la situazione e veicolare con la giusta trasparenza ed efficacia tutti gli aiuti e i supporti che la Amministrazione Comunale deve garantire e sarà in grado di offrire, con proprie risorse e con fonti di finanziamento provenienti da altri Enti, Istituzioni e/o donazioni”.

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“Il problema è che le risorse sono limitate – ha replicato Antonio Iatalese (autosospesi di Forza Italia) -. In tutti i settori ci sono carenze di personale, ovviamente anche nei servizi sociali che durante l’emergenza hanno svolto un servizio eccezionale”
“Le mozioni si bocciano per partito preso – si è lamentato Efisio Sanna (PD) -. Bisogna restituire alle assistenti sociali il loro ruolo lasciando la burocrazia ad altre figure”.

Luigi Mureddu (PSd’AZ): “Il potenziamento dei servizi sociali passa dal numero delle assistenti sociali che si occupano delle loro funzioni specifiche e non di altri compiti amministrativi e burocratici”.
Per Francesco Federico (Indipendente) “nei periodi di crisi i servizi sociali sono quelli che assumono maggiore importanza e sui quali si deve investire di più”.
Secondo Danilo Atzeni (PSd’AZ) “in un periodo così particolare occorre un intervento specifico per un settore così delicato”.

L’Assessore ai servizi sociali Carmen Murru ha chiuso il dibattito evidenziando il lavoro dei servizi sociali che sono stati rapidi ed efficaci a tradurre in atti gli indirizzi della Giunta: “Hanno fatto un grande lavoro in una condizione di emergenza”.
“Sui bonus famiglia da 800 euro – ha precisato – le assistenti sociali non sono state distolte dai loro compiti e utilizzate per esaminare le pratiche, lo ha fatto un gruppo intersettoriale di 20 persone. Le assistenti sociali hanno espletato il loro lavoro che ovviamente in questo periodo è aumentato”.

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